“Stancami d’affetto e dopo bruciami nel petto come un sogno”: dopo La Vita Veramente, album d’esordio premiato nel 2019 con la Targa Tenco, Fulminacci torna oggi con il nuovo singolo Canguro (Maciste Dischi/Artist First), disponibile in streaming e digitale.
A proposito della traccia, il cantautore romano dichiara: “Ho sempre avuto voti medio alti in condotta, ma forse solo perché comportarsi bene è più facile di studiare. Canguro parla dei pensieri intrusivi, del lato oscuro di tutti noi, di quando ci sentiamo dei mostri pur non avendo mai fatto paura a nessuno. In fase di arrangiamento ho lavorato sul concetto di battito: quello intimo e incombente del cuore contrapposto all’impatto sfacciato di uno schiaffo dato durante un’esplosione.”
Fulminacci: “Canguro”, il testo
Mi sposterai
come una goccia sulla fronte
nella mano
ti tufferai
ma con la forza delle onde
vacci piano
Spendo un po’ in allarmi perché vogliono rubarmi anche le scarpe
ma state calmi
stancami d’affetto e dopo bruciami nel petto come un sogno
come la prima volta
Salto sono un canguro
trenta testate al muro
bella la sensazione
sbatto, sono un tamburo
sempre più giusto e puro
dentro c’ho tutto scuro
crolla la convinzione
odiami e vaffanculo
Ti scapperò
come un indizio, uno starnuto
col tuo riflesso
ti servirò
come quel vizio superato
troppo spesso
(Spendo un po’) Spendo un po’ in allarmi perché vogliono rubarmi anche le scarpe
ma state calmi
stancami d’affetto e dopo bruciami nel petto e come un sogno
come la prima volta
Salto sono un canguro
trenta testate al muro
bella la sensazione
sbatto, sono un tamburo
sempre più giusto e puro
dentro c’ho tutto scuro
crolla la convinzione
odiami e vaffanculo
Ma fino ad oggi vabbè
ma domani non so
voglio fare una brutta figura
sono un mostro, sì, faccio paura
fino ad oggi vabbè
ma domani non so
voglio fare una brutta figura
questa qua è la mia vera natura
Spendo un po’ in allarmi perché vogliono rubarmi anche le scarpe
ma state calmi
stancami d’affetto e dopo bruciami nel petto come un sogno
come la prima volta, la prima volta, la prima
Salto sono un canguro
trenta testate al muro
bella la sensazione
sbatto, sono un tamburo
sempre più giusto e puro
dentro c’ho tutto scuro
crolla la convinzione
odiami e vaffanculo
Ma fino ad oggi vabbè
ma domani non so
voglio fare una brutta figura
sono un mostro, sì, faccio paura
fino ad oggi vabbè
ma domani non so
voglio fare una brutta figura
questa qua è la mia vera natura