Il nuovo disco del musicista modenese Gaspare Bernardi si chiama Stranger at Home, pubblicato da Egea Music. Un lavoro strumentale sospeso tra jazz, elettronica e world music: nel quarto disco di Bernardi lo strumento protagonista è ancora una volta il corno francese, strumento con il quale l’autore iniziò a farsi conoscere, più di 30 anni fa, negli ambiti modenesi tra jazz e pop, con musicisti che iniziarono a stimarlo e a collaborare anche alle sue canzoni.
Gaspare Bernardi traccia per traccia
Il primo movimento del disco è Driving on my Mountains, con il corno che procede a occupare spazi con cautela, e con un’atmosfera sonora più vicina all’ambient che al jazz propriamente detto. Thinking of You offre paesaggi più morbidi e sonorità anche più tenui.
La seguente Prelude offre spazio al primo degli ospiti, Achille Succi, su un percorso palesemente inquieto e nervoso. Sensazioni di isolamento e anche un certo spaesamento sono alla base di Horizons, con Markus Stockhausen, calma ma piuttosto acida.
Con Stranger at Home, la title track, si utilizza anche il cantato, tra l’altro con l’opposizione di voce maschile e femminile, per proclamare l’amore nei confronti delle montagne ma anche le sensazioni dell’isolamento.
Pazienti lavori oscuri caratterizzano Our Days, con la chitarra elettrica in grado di convogliare su di sé l’attenzione con il procedere del brano. Con Compostela Walking ci si trova ancora al limitare tra jazz e ambient, in ambienti piuttosto notturni ma non troppo cupi e con lingue antiche sussurrate sullo sfondo.
Suspance Nights, con Giò Cozza, prosegue il lavoro all’oscuro, mentre il disco si chiude con Bye Mommy Bye, un congedo ricco di malinconia. E’ presente anche, come bonus track, una versione alternativa di Stranger at Home con Achille Succi & Sarita.
Disco ricco di senso quello di Gaspare Bernardi, in grado di suscitare svariate emozioni senza perdere mai un briciolo di eleganza, né nella composizione né nell’esecuzione.
