Eclissi è il nuovo singolo e video che Giorgia D’Eraclea, in arte Giorgieness, ha pubblicato. Una storia di intimità e di sincerità resa con tecniche vintage. Abbiamo chiacchierato del video e di altro con Giorgia, che fra l’altro è in tour in questo periodo.

Ciao Giorgia, come sta andando il tour?

Siamo solo alla terza data ma con i ragazzi ci stiamo divertendo molto! Tornare in tour è sempre un po’ come una lunga gita di quinta! Abbiamo cambiato un po’ di cose rispetto al tour di Mostri, Stefano e Domiziano hanno fatto un lavoro splendido occupandosi degli arrangiamenti live. A breve usciranno anche le date estive, non vedo l’ora di saltare su tutti i palchi possibili. Avere davanti le persone che hanno scelto di fare un po’ loro la mia musica è impagabile. 

Hai scritto in un post di recente che stare sul palco è “come fare l’amore davanti a tutti” e anche “Eclissi” sostanzialmente ha un testo che ribadisce lo stesso concetto. Ti senti davvero così esposta quando suoni e canti?

Assolutamente sì! Per quanto possa sembrare assurdo, vivo il live come un momento super intimo, in cui sono davvero me stessa. Sarà che canto della mia vita e non so mentire, mi si legge negli occhi quanto alla fine quelle cose le ho attraversate davvero. Quando poi vengono a trovarmi amiche e amici sul palco è ancora più emozionante. 

A un livello più profondo, penso che in generale fare musica sia stare nudi davanti a tutti e quando si parla di live ancora di più. 

Raccontami qualcosa della genesi di Eclissi

L’idea è nata una notte di gennaio, a spasso col cane di un’amica. Stavo vivendo delle cose molto intense e molto felici e infatti nella prima strofa ci ritrovo tutto l’entusiasmo e la felicità feroce che sentivo in quel momento. Musicalmente è uscita subito, senza intoppi, sapevo che accordi volevo usare, come volevo cantare, dove volevo andare. 

La seconda parte del testo è arrivata un anno dopo, ho cancellato tutto quello che avevo scritto, preso le distanze dal sentimento, fatto i conti col dolore e con parti di me che ancora una volta mi sono andate di traverso. 

Devo ringraziare due persone che mi sono state particolarmente vicine nella stesura, un amico e una amica che hanno fatto un po’ da demiurgo, dalla mia testa al foglio, ascoltando i miei sproloqui e spiegandomi in termini scientifici cosa fossero le eclissi. 

Quando sono entrata in studio, con Ramiro e Alessandro, è venuto tutto naturale. Molto mondo sonoro, pochi strumenti, una voce portante mai sguaiata. Sono davvero felice di questo brano, mi ha portata indietro nel tempo alle prime canzoni che ho scritto ma anche proiettata in un futuro nuovo, da scoprire. 

Vorrei sapere qualcosa anche a proposito del video e della scelta tecnica vintage con cui è stato realizzato.

Essendo io la regista del video, ho assecondato quello che è il mio gusto di sempre: pellicola, super8, vhs, atmosfere rarefatte e sognanti, surreali ed evocative, telecamera a mano e molta estetica. 

Ci ho lavorato con quel team fantastico che sono Le Scapigliate – amiche e grandi professioniste con le quali ho curato la copertina di Mostri e il video. Si sono occupate delle riprese e delle foto mentre insieme a me dello styling e del concept generale. 

Da parte mia, ho costruito la storia ispirandomi a Mulholland Drive, uno dei miei film preferiti, utilizzando l’espediente del turning point a metà del video per sottolineare il cambio di prospettiva sul sentimento. 

Quando ti esplode in mano ti senti scollato dalla realtà, in un mondo fatato e zuccheroso, mentre quando le insicurezze e i problemi ci si mettono di mezzo vieni spedito in questo luogo nero, con i tuoi pensieri e le immagini di quello che è stato che si ripetono nella testa. 

In fase di montaggio ho assecondato questa visione, cercando di costruire una storia che portasse lo spettatore a immedesimarsi in quello che vede. 

Quali sono i tuoi prossimi progetti?

Sto finendo di scrivere le canzoni che andranno a comporre il nuovo album e a breve entrerò in studio per cominciare la produzione vera e propria. Cerco di concentrarmi sulla costruzione del mondo che sarà, a 360 gradi. Per il resto, mi trovate in tour!

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