Il meglio deve ancora venire, recita lo slogan di questo antipasto di Goa Boa Festival: The next day, l’alba di un nuovo giorno. Siamo sulla collina degli Erzelli, sulle alture di Genova: l’ultimo weekend di giugno, un po’ d’aria fresca soffia nonostante il sole abbia avuto il sopravvento su un meteo incerto, una fitta scaletta di artisti pronti a esibirsi sul mega palco costruito apposta per l’occasione scalda il giovane pubblico.
Già, perché di giovani si parla in questa nuova avventura targata Goa Boa. La generazione Z la fa da padrona su e giù dal palco, con rapper, cantanti e artisti che talvolta non superano nemmeno i 20 anni ma che sanno decisamente mordere la scena e conquistare lo spazio che, meritatamente, hanno raggiunto.
Asciugamani sui prati, qualcuno gioca a scacchi, qualcuno legge un libro, tutti aspettano che arrivi il proprio cantante preferito. Dalle 17 i cancelli sono aperti e iniziano a susseguirsi Laba, Sela, Matsby e Novelo, giovani promesse che, come spesso accade su questi schermi, probabilmente rivedremo in altre fasce orarie tra qualche anno.
L’atmosfera si scalda con Tredici Pietro, alias Pietro Morandi, classe 1997 e un’energia da vendere. Sempre senza ostentare un cognome ingombrante, il rapper spacca letteralmente la scena, mangiando il palco e scatenando la folla senza nemmeno patire il calore e la luce del sole che ancora prepotentemente sta sul palcoscenico insieme a lui.
Ancora entusiasmo per un altro giovanissimo, Leon Faun, altrettanto scatenato e altrettanto affamato. Ci sono ragazzi, ci sono genitori, ci sono curiosi, tanti, che si perdono tra il rosso e il nero del palco e tra il verde che lo circonda. Romano, classe 2001, ha lavorato con Duffy e tha Supreme e non ha alcuna intenzione di abbandonare le vette raggiunte con i suoi brani di punta.
Arriva il local hero Alfa, che fin dagli esordi non ha fatto altro che collezionare record su record. Partito dal lungomare di Genova ha calcato i palchi di prestigiosi festival nazionali. Oltre ai brani più famosi immancabile il nuovo singolone You Make Me So Happy, imperdibile nella playlist di questa torrida estate 2022. Torna sul palco insieme a lui anche Tredici Pietro per cantare insieme Lentiggini, brano che li ha visti collaborare. “Siamo partiti dal basso”, raccontano sul palco, “ma sappiamo dove vogliamo andare”.
Tutto è pronto per la quota rosa della serata. Ariete torna in scena a Genova dopo neanche un anno, per portare il suo Specchio davanti al pubblico genovese. Come sempre Arianna racconta storie, accarezza il suo pubblico, che si commuove e canta insieme a lei in una sorta di comunione di anime e intenzioni. Non manca qualche pezzo degli esordi alla scaletta, che prosegue sparata tra bandiere arcobaleno, momenti alla chitarra e voglia di far sentire il disagio che morde dentro e si cerca di tenere a bada.
Ariete chiama sul palco due persone tra il pubblico, “qualcuno che abbia qualcosa da raccontare di importante e di forte”. Ecco arrivare Desirée e Laura, giovanissime entrambe, entrambe con il loro grande peso sul cuore: un amico che non c’è più e la malattia della mamma, un affetto strappato e uno che si teme di perdere, che lasciano ancora una volta a noi “adulti” la consapevolezza di quanto piccoli ci si possa sentire. Questo è il magico potere di Arianna Del Giaccio: senza artifici arriva, colpisce e affonda, abbracciando poi per consolare e regalando sempre parole di affetto ai suoi tantissimi fan.
Non c’è spazio per ulteriori lacrime: Ghali entra a gamba tesa e inizia subito la rivoluzione. Ultimo nome inserito nella scaletta della giornata, visto che doveva essere Rkomi ad accompagnare a nanna il pubblico (dando poi forfait per impegni televisivi), l’artista ha inaugurato a Genova il suo tour estivo. Tra una Ninna Nanna e un Clap Clap, tra Habibi e Good Times, Ghali non sta fermo un attimo sul palco e riesce a riempirlo con la sua presenza magnetica.
Le prime file, quelle attaccate alla transenna, cambiano a ogni cambio palco: ognuno aspetta il suo preferito, ognuno attende di potersi commuovere e di poter urlare a squarciagola le canzoni che lo fanno sentire vivo. Le luci che mano a mano si sono fatte tenebra non spaventano, ma accompagnano e cullano in questo next day. E stasera si replica con la seconda delle tre serate previste. Il meglio deve ancora venire.