I problemi di Gibbo pubblicano il proprio disco d’esordio, Sai dirmi perché? Quando Stefano e Daniele (fondatori della band) hanno deciso di iniziare a scrivere la propria musica, fin da subito si è creata la giusta sintonia e le idee hanno iniziato a prendere forma.
Il contributo di Alessandro Stocchi e Carlotta Gibertoni ha completato poi un lungo lavoro di arrangiamento che ha portato alla realizzazione di 7 brani inediti. Con l’aiuto di Luca Serio Bertolini (Yonders Studio) e Andrea Fontanesi (VoxRecording Studio), è iniziato infine il lavoro di registrazione dei brani, concluso con il mastering finale, effettuato da Alessandro Guasconi.
I problemi di Gibbo traccia per traccia
Si parte da una traccia acustica, con le fattezze di una ballad intima, Tutto il mondo. A seguire un brano molto più rapido, ma senza uscire dai canoni del pop, cioè Buonumore.
Torna a raccontare piano, con condimento di qualche rimpianto, Come tu mi vuoi, narrazione soffice con qualche piccola luce.
Traccia centrale, anche per collocazione, ecco Lei ballava, incrocio di vite che si fa narrativo e disegna altri percorsi di chitarra.
Molto più energico, sia per suoni sia per il testo, l’approccio di Superman, che non fa riferimento né a Laurie Anderson né a Truppi, opera qualche ribaltamento di significato e sprigiona una discreta carica rock.
Smettere di fare ritorna a toni più malinconici e contenuti, con battiti profondi. Nella seconda parte si accelera e si presenta lo “smettere” come situazione attiva.
Molto intime e suggestive le situazioni sonore dell’incipit di Solo rosso, che poi accelera e ruggisce.
Esordio su linee semplici ma non banale per la band reggiana. I problemi di Gibbo si rivelano con sette tracce sincere e lineari, alla ricerca di una comunicazione diretta con il proprio pubblico.