Il gruppo (e il disco) si chiama I Topi Non Avevano Nipoti, e questo palindromo significa sicuramente qualcosa, per esempio che alla fine l’influenza culturale prevalente in questi anni è quella della Settimana enigmistica.
Il disco è un esordio, su base rock, con undici canzoni cantate in italiano e per lo più autobiografiche, ma i quattro membri della band erano già presenti sulla scena romana prima della fondazione de I Topi Non Avevano Nipoti, nel 2012.
La traccia di apertura è la rapidissima Le Cavie, atteggiamento punk e suoni pop-rock, con chitarra che spingono e tirano quasi senza sosta. Quartieri si affida a un approccio più moderato e più narrativo, anche più cantautorale se si vuole, con cori e chitarra.
Si passa a Il Mondo, le radiazioni, l’inquinamento, forma di scaricabarile in forma di canzone moderatamente veloce e incalzante. Non mi diverto più parte da una citazione di Caparezza per disegnare un altro percorso tra rock e pop, con prevalenza delle sonorità di basso, pur in una canzone solare.
Toni leggermente più drammatici in Sipario, che abbassa i ritmi, alza i volumi ma mantiene caratteristiche melodiche. Chitarre in apertura per 6-00 PM, che prosegue nella nobile tradizione musicale italiana di mandare affanculo qualcuno (nel caso specifico, tutti): qui il contesto è lavorativo e di vita quotidiana.
Sesso parla, curiosamente, di sesso, con ritmi rapidi e una narrazione piuttosto serrata. Tutta questa fretta si affida a tracciati di chitarra molto fitti, con un mood vagamente malinconico e sconcertato da alcune cattive abitudini contemporanee.
Si procede con Istantanea, ritmata da un drumming concreto ed evidente, con interazioni interessanti tra le voci.
In Inglese se la prende con qualche moda e forse con qualche critica subita. Si chiude con Io resto uguale, ballata morigerata e gentile, pur con un finale urlato.
Pur non offrendo dosi esagerate di originalità, I Topi Non Avevano Nipoti mettono in campo tutto quello che hanno in termini di creatività, passione e talvolta anche potenza del suono. Il risultato è gradevole e piuttosto valido.
