giunto di cardàno

Il Giunto di Cardàno è una band foggiana attiva dal 2011. Dopo un primo periodo caratterizzato da demo studio e numerose date live tra i locali della provincia foggiana, nel 2015 il progetto trova stabilità di formazione sperimentando un alternative rock caratterizzato da echi distorti e muri di delay.

Il 31 Ottobre Il Giunto di Cardàno pubblica il singolo Bacio di Giuda con relativo videoclip targato Inthepending, seguito dall’uscita del primo album Kadìma, un’auto-produzione lunga un anno che racconta le reazioni del subconscio umano di fronte a una scelta. Ecco la nostra intervista.

Che cosa significa il nome della vostra band?

Il giunto di Cardàno è un organo utilizzato in ingegneria meccanica per trasmettere il moto; ci piaceva il concetto di associare questa trasmissione di energia tra due corpi al nostro modo di vedere il rapporto il palco e il pubblico.

Qual è il processo creativo che sta alla base delle vostre canzoni?

Non c’è una regola scritta per la genesi delle nostre canzoni; a volte si parte dall’idea di un membro della band che viene poi sviluppata insieme, altre volte i brani nascono da jam in sala prove. L’ispirazione la prendiamo da tutto quello che ci circonda, cerchiamo di raccontare immagini e sensazioni che possono caratterizzare i ragazzi dei giorni di oggi come noi.

Quali sono le vostre influenze musicali?

Ci sono diverse influenze musicali alla base della nostra musica; è difficile citare alcuni dischi, possiamo citare i gruppi che sono stati veramente importanti per noi, partendo dalla scena internazionale degli anni ’60 fino a oggi (Pink Floyd, The Beatles, The Beach Boys, Queen, Nirvana), fino alla scena musicale rock italiana con Verdena, Afterhours, Marlene Kuntz, Litfiba e CSI.

Kadìma è un lavoro alquanto complesso. Come avete fatto a mettere insieme tante cose diverse fra loro? 

Il segreto forse sta nel fatto che abbiamo lavorato non solo sulle singole canzoni, come può accadere in un ep, ma abbiamo sempre ragionato nell’ottica della totalità del disco. Per noi doveva suonare bene considerato nel suo insieme, infatti, anche per quanto riguarda l’ordine delle tracce, il disco ha un suo filo conduttore che è quello di ripercorrere un percorso emotivo di un individuo in seguito a una scelta.

Perchè Kadìma? Cosa significa?

“Kadìma” vuol dire “avanti” in ebraico, concetto che viene utilizzato come auspicio per il futuro lavorativo quando ci si laurea; in questo disco rappresenta un monito da seguire in base ad una scelta.

Per concludere, date un consiglio a chi sta iniziando a fare musica…

Crederci sempre, sbatterci la testa e lavorare tanto.

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