Sarà una playlist viva o morta? Boh, finché non la apri e non vedi che c’è in copertina Francesco Savini con il suo nuovo singolo, Gatto di Schrödinger, non lo puoi sapere. Comunque ecco qui la nuova incontrixisingoli, che comprende anche musica di Mangla, Marsali, Non Giovanni, Lo Strano Frutto, L’Edera, Senna.
Francesco Savini, “Gatto di Schrödinger”
Un timbro che può ricordare un po’ Mobrici, un passo indie pop ma abbastanza accelerato, quella che si dice “la faccia giusta”: Francesco Savini racconta di finali senza finale e di notti passate da svegli nel nuovo singolo, Gatto di Schrödinger. “Le paranoie forse si sono messe a cantare forte”.
Francesco Savini è un cantautore abruzzese classe 1996. A quattordici anni inizia a scrivere canzoni ispirandosi ai grandi del rock internazionale, per poi innamorarsi della musica italiana. Nel 2016 si trasferisce a Milano per studiare presso l’università di musica fondata da Franco Mussida della PFM ed entra in contatto con la realtà indipendente della città. Da questa esperienza nasce l’esigenza di esprimersi tramite i propri testi e inizia a scrivere. Nel 2019 entra al Blapstudio di Antonio Polidoro per incidere i suoi primi brani e il 7 ottobre 2020 esordisce con Maratoneti, a cui seguono La facoltà del tempo perso e Divano. Nel 2021 inizia la collaborazione con l’etichetta Le Siepi Dischi, su cui escono i singoli Bombe nucleari, Zenzero, Equatore e ora Gatto di Schrödinger.
Mangla, “Non mi va più”
Problemi con le ex per Gianluca Manglaviti, in arte Mangla, che effettua il suo esordio con il singolo Non mi va più. C’è un po’ di Gazzelle, forse anche per l’accento romano, forse per il cuore spezzatissimo, nel brano dall’andamento piuttosto morbido. “Mi sono messo al piano – racconta Mangla – dopo una serata con gli amici e ho cominciato a strillare”.
Marsali, “La versione migliore di noi”
Altro esordio è quello di Marsali, ragazza che immagina il proprio futuro di coppia, dettagli e tutto, con La versione migliore di noi. “Pensare a quel che sarà per prendere a calci un destino che non sa guardare oltre il muro dei tuoi nei, oltre le autostrade delle tua ciglia mentre sfiori con la punta delle dita l’estremità dei miei pensieri; inventarsi una scusa per non andare a dormire, mentre il sole chiama un altro giorno e la notte conosce a memoria tutte le traiettorie dei nostri sguardi, tutte le aritmie del nostro respiro. Non è niente, anima mia: solo l’ennesima bottiglia che non berremo, l’ennesimo battaglia che perderemo per restare qui, meravigliosamente sconfitti da questo mondo che conosce solo mediocrità, a restituirci la versione migliore di noi. Qualcosa che appartiene a me, qualcosa che appartiene a te”.
Non Giovanni, “Milano”
Geografica ma anche contemplativa, Milano è la nuova canzone di Non Giovanni. Il grigio del cielo, gli schiaffi, ma anche il non poter fare a meno della città, in fondo in linea con una nobilissima storia di brani dedicati al capoluogo lombardo e alle sue contraddizioni. In un brano che parte calmo e poi si trasforma un po’, a livello sonoro.
Lo Strano Frutto, “Ballando un po’”
Strano è strano. Ballando Un Po’ è il nuovo brano de Lo Strano Frutto. Un minuto e 21″, tra cantautorato lo-fi e sferzate noise, per cantare l’esatto momento in cui una vita distrutta da una violenza ricomincia all’improvviso. “Ballando un po’ vuole essere una filastrocca contro l’orrore, una sorta di medicina per l’anima e il corpo”.
Lo Strano Frutto è il progetto solista di Enrico Cappozzo (Teno) ex Muleta e iMelt. L’immediatezza è l’esigenza che sta alla base di questo approccio musicale che si concentra sulla musica come tramite per parlare della vita, delle difficoltà e dei sogni di un uomo come tanti. Dopo Mi innamoravo di tutto quello che cadeva dal terzo piano uscito ad aprile 2018 per la PsicoLabel di Giorgio Canali, e il self title del 2019, Lo Strano Frutto torna con il singolo Ballando Un Po‘, primo episodio de Lo Strano Frutto nel Ghetto, serie di brani in co-produzione con artisti di vario genere e natura che avranno totale libertà di interpretazione e arrangiamento.
L’Edera, “Buchi neri”
Buchi neri, scritta dai fratelli Alberto e Giancarlo Manco, prodotto da Simone Sproccati e registrato con la partecipazione di Emanuele Santona e Loris Giroletti, è il nuovo singolo de L’Edera.
il brano racconta un momento di profonda riflessione vissuto in prima persona dal cantautore, in cui tira le somme come a chiudere un ciclo e prepararsi a un nuova fase, un viaggio che segnerà un’ulteriore evoluzione del progetto: “Ci pensi se stanotte crollasse il cielo?’ – commenta L’Edera – è l’incipit della canzone e il pretesto per un viaggio che inizia con la testa rivolta al cielo notturno e finisce col guardarsi dentro.”
Senna, “Roulette russa”
Si chiude con un bel giro di Roulette russa, il nuovo brano firmato dai Senna. E comunque “fare sesso con la fotocopiatrice” è fortemente sconsigliato: non fatelo a casa.
Già vincitori della Targa per il ‘miglior autore’ al Premio Bindi 2020 e fra gli 8 vincitori di Musicultura 2020, a due anni di distanza dal disco d’esordio Sottomarini che ha ottenuto ottimi riscontri di ascolti sulle piattaforme digitali, i Senna rilasciano un nuovo tassello di un percorso musicale che, attraverso la pubblicazione di diversi singoli ed episodi, li accompagnerà all’uscita del prossimo album previsto nel 2022: un tracciato inaugurato la scorsa estate con i brani Stalattiti e Matematica, brani entrati direttamente nelle principali playlist editoriali (New music Friday, Scuola Indie, Fresh Finds su Spotify, Relax e serenità, (di)versi, Le migliori novità su Amazon Music e Super Indie su Apple Music).