Un intenso e un po’ ombroso Giovanni Artegiani occupa la copertina della nuova incontrixsingoli, collocata appena prima di Sanremo, manifestazione che pure di cuori infranti se ne intende. Insieme ad Artegiani ci sono anche Ludovica Mannoni, Nico Gulino, Leone Romani, Paulo, Solo Pietro, Turchese.

Giovanni Artegiani, “Fiore”

Se la vibra abbastanza, di partenza, Fiore, il nuovo brano firmato da Giovanni Artegiani. Un dialogo con una lei, a quanto pare, problematica (anche se poi ognuno è problematico negli occhi dell’altro). Poi parte una strofa rap che apre effettivamente il cuore su mancanze, distanze e veri sentimenti.

Un fiore, solo un fiore. Tenere radici che si piantano a fondo nelle vene per poi lasciar spuntare dal petto un germoglio di speranza: la primavera sta tutta nel tuo respiro sulla mia schiena, mentre il freddo scivola fuori dal letto e si arrampica sulle pareti del mio cuore. Potessi soltanto dirti ancora un volta di fermare il tempo, di rimandare il momento in cui il gelo tornerà a tormentare la mia ennesima rinascita: nella scatola delle mie costole, una manciata di te potrebbe bastare per far cresce un fiore che abbia il tuo odore, per salutare questo inverno che sembra non voler passare più.

Ludovica Mannoni, “Ad un passo da casa”

Coretti curiosi e un po’ ironici, con qualche impasto jazz-blues per Ludovica Mannoni che si muove Ad un passo da casa.

Dopo essersi presentata al mondo musicale con Passiflora, la cantautrice e interprete romana torna con un brano dove ricorre il tema dell’emancipazione – già presente nel precedente singolo -, dell’importanza di perdersi e ritrovarsi, senza pensare troppo all’obiettivo, senza seguire necessariamente un percorso rettilineo. L’obiettivo è trovare il proprio posto anche “al di là della folla”, viaggiando “controvento”.

È difficile accettare che forse siamo esattamente dove dovremmo essere in un percorso ramificato, un labirinto che si prende gioco dei nostri piani. E forse è questo il bello, sapere che ovunque siamo c’è sempre posto per ritrovare il proprio posto

Nico Gulino, “Ci siamo persi di vista”

Con un passo da cantautore classico, Nico Gulino canta un amore svanito nel tempo, anche se probabilmente appena oltre la porta, con il nuovo singolo Ci siamo persi di vista.

Quando ho scritto il testo di questo brano, credevo che potesse raccontare una normale crisi di coppia. Mai avrei
pensato che riuscisse a rappresentare questo triste e duro momento storico che ci sta abbrutendo, allontanandoci sempre più gli uni dagli altri.

Leone Romani, “Quante notti”

“Oh Quante Notti/a pensarti/lungo i fianchi”: che cosa avrà voluto dirci, Leone Romani? Chi lo sa. Fatto sta che Quante notti è il nuovo singolo del cantautore ex Amici e provinato anche da X Factor, con un ep in arrivo a breve.

Ventisettenne appassionato di musica cantautorale, Leone Romani ha studiato pianoforte per dieci anni, mentre è autodidatta in chitarra e batteria. Nel 2017 realizza il proprio sogno di autoprodursi organizzandosi con un PC, una tastiera e una chitarra. A oggi ha all’attivo due ep, due singoli e un album, intitolato Magari poi e uscito nel 2020. Alle spalle ha un passato da attore di musical con la compagnia teatrale de “Il Quadriportico” di Via Margutta, dove per dieci anni ha recitato in diversi spettacoli.

Paulo, “Cielo Drive”

Cielo Drive (Sugar Music), disponibile su tutte le piattaforme digitali è il piuttosto drammatico nuovo singolo di Paulo, che non ha paura di paragonare la persona che lo ha fatto soffrire a un atto tanto forte e crudele come un omicidio. Il brano prende infatti il nome dal ben noto massacro compiuto da Charles Manson e compagni nel 1969.

Cielo Drive rappresenta il punto di partenza del percorso artistico di Paulo, ventenne di Calvagese della Riviera, in provincia di Brescia. Nel nuovo brano, in cui tanti altri ragazzi della GenZ potranno facilmente ritrovarsi, esprime tutta la sua rabbia nei confronti di una relazione tossica, una di quelle relazioni che “riesce a fotterti la testa” e che non ti fa dormire la notte.

Solo Pietro, “Sipario”

Pianoforte per Solo Pietro, che riempie di tensioni e di “castelli di bugie in fiamme” la nuova canzone, che si intitola Sipario. Un amore finito che va affrontato con un certo senso del dramma e anche qualche schitarrata qui e là.

Sipario è una riflessione, un dialogo con me stesso, in cui mi cerco e in cui mi dico tutto senza mezzi termini. Scrivere questa canzone mi ha permesso di togliermi un grande peso e di sfogare tutta la rabbia e tutte le cose che non volevo ammettere a me stesso, per questo, renderla pubblica, mi sembra come presentare parte di me a chiunque la ascolti.

Turchese, “Comete”

Usa la chitarra e racconta le notti Turchese, per parlare di una storia, ovviamente finita, in cui i due sono stati scintille, anzi Comete. Questa cosa di mettere i Ray-ban senza sole però personalmente la sconsiglio.

Quante volte un evento ci è piombato addosso. Come un cataclisma dal cielo è arrivato e ci ha lasciati lì. Immobili, scomposti, tramortiti. Allora, in quel momento, tutto quello che ci resta da fare è recuperare i pezzi. Ricomporli, provare a dare un nuovo senso a tutto. Ed è in quel momento che ti guardi allo specchio. Il ricordo di chi eri fa paura. Ma sei davanti a un nuovo te, e devi solo continuare a vivere

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