Con un nome che omaggia un disco dei R.E.M. del ’96, il trio torinese New Adventures in Lo-Fi, dopo qualche uscita in ep, pubblica il primo full length, So Far.

La semplicità appassionata delle nove tracce del disco ha una cifra facilmente riconducibile al rock alternativo che parte dagli anni Novanta e che non ha mai cessato la propria influenza.

New Adventures in Lo Fi traccia per traccia

Si parte molto morbidi con Expectations: il disco non sarà sempre così tranquillo, ma qui si comincia ad assaggiare la parte acustica (non necessariamente la migliore) della band.

Fall Down cambia già ritmi e livello di intensità sonora, picchiando un po’ di più pur rimanendo all’interno dei canoni di un gentile alternative rock.

Back to the Wall fa registrare un aumento di aggressività e anche di rabbia nel percorso del brano, con maggiori dosi di chitarra e batteria rispetto alle due tracce precedenti.

Con Average si entra in un altro lato degli anni Novanta, quello delle band punk-inspired, con un sound abbastanza leggero ma molto accelerato, alla moda dei primi Green Day, Offspring eccetera.

Si rientra in canoni più moderati con Daffodils, che richiama i criteri dell’ “acustico rumoroso”, con tracciati minimal e improvvise esplosioni.

Klondike (titolo che a molti non può che richiamare alla mente Paperon de’ Paperoni) rimane più o meno sugli stessi canoni, con un mood per lo più malinconico, il che non impedisce alla band di alzare il volume e di rumoreggiare con discrezione.

Si abbassa il ritmo con Nobody’s Rest, che disegna percorsi elettrici piuttosto declinanti ma con una certa dose di animo. Interessante la cover di Shoe-In dei Secret Stars, che segue.

La morbidissima Woody Guthrie’s new year’s resolutions, circa 1942 chiude il discorso con delicatezza, inserendo anche una tromba in un finale che esce in parte dai canoni del disco.

Pur non essendo caratterizzato da originalità devastante, il disco è confezionato con cura e si ascolta con molto piacere. Il tessuto con cui le canzoni sono confezionate è ben intrecciato e calza a pennello a una band che non disdegna idee pop ma che non dimentica di confezionarle in un modo che anche a livello internazionale può piacere.

One thought on “La recensione: “So Far”, New Adventures in Lo-Fi #TraKs”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi