Ok, per la maggior parte delle volte la band più orientale di cui ci occupiamo su TraKs è di Cividale del Friuli o giù di lì, ma ogni tanto può capitare di occuparsi di qualcuno che arriva da un po’ più in là.
Per esempio oggi: dal Giappone arriva Madoka Ogitani con composizioni che si aggirano per i giardini dell’ambient, colgono un fiore dall’easy listening, assaporano un sorso di elettronica e racchiudono il tutto nelle cinque tracce che compongono Take a Walk.
A dire il vero nel disco di elettronica non ce n’è, anzi c’è soprattutto il pianoforte, accompagnato a volte dalla chitarra acustica, come in Wind, che apre il lavoro con proposizioni in apparenza piuttosto serie, ma senza esagerare.
Humming aggiunge qualche scintillio a una melodia semplice ed essenziale, mentre Explore sembra immergersi in acque più oscure, soprattutto in virtù dell’arpeggio di chitarra.
Thinking, la quarta traccia, si innesta su un percorso ritmato e all’apparenza piuttosto rigido, anche se le note tendono a scappare via come pesciolini guizzanti. Senza contare lo scampanellìo che contraddistingue il finale del pezzo.
Ultima traccia è Calmness, serena come promette il titolo, capace di salire per gradi a vette melodiche interessanti, ma sempre senza strappi.
I cinque brani sono uniti da un filo sottile che va al di là delle semplici analogie nell’utilizzo degli strumenti: in sostanza è un’unica suite divisa in cinque brani. La compattezza è una virtù notevole, soprattutto se unita all’efficacia dell’esecuzione come in questo caso.