Si chiama VRSLLS EP il nuovo lavoro su sette tracce dei Versailles: quasi ventiquattro minuti di post punk, dark wave, garage e generi confinanti.

Il duo pesarese compone un lavoro di grande compattezza, che tiene conto delle lezioni del passato pur senza risultare nostalgico.

Summer Pain apre su toni piuttosto forti, con suoni possenti e un’evidente eisgenza di aggressività. (T)rap to the E.Y.A.H. è singolare non soltanto per il titolo: oltre all’utilizzo ripetuto dell’acronimo E.Y.A.H. il cantato è effettivamente quasi rappato, i suoni sempre pesanti, il ritmo cadenzato e le chitarre abbastanza roboanti.

C’è poi Honey we’re ready to funck, che si potrebbe definire quasi giocosa se l’atmosfera non fosse comunque piuttosto plumbea.

Everybody talks for free parte lenta e marmorea ma accelera in corso d’opera, lasciando comunque un’impressione di maestosità dietro di sé. Find the enemy corre a ritmi più alti ma fa correre sempre anche le chitarre e la sezione ritmica.

Blah Blah Blah è il pezzo sicuramente più figlio del punk nell’arco di tutto l’ep, con qualche tocco di Ramones ad affiancare un impianto non lontano dai Sonic Youth.

L’ultimo pezzo è Bring the noise, che può portare in dote somiglianze anche con qualche gruppo contemporaneo, tipo Franz Ferdinand, senza però perdere di vista i generi di riferimento più antichi.

Damiano Simoncini e Manu Magnini hanno confezionato un lavoro che tiene in giusto conto la cura dei particolari, senza però inficiare l’aggressività spontanea che emerge dalla musica del duo.

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