Si chiama Yersinia l’album che sigla il debutto dei Cum Moenia. Formazione nata a Palermo nel 2011, la band si muove tra elettronica e new wave.
L’esordio è stato preceduto da un ep, Dal numero alla forma, del 2012. La band è formata da Valerio Ragusa (voce/basso), Fabrizio Fortunato (synth/tastiera), Daniele Schillaci (chitarra), Daniele Lo Coco (batteria).
La traccia d’apertura è anche la title track: Yersinia vede un’originale mescolanza di passioni che portano a guardare al rock britannico anni Ottanta/Novanta e di un’uso dei sample che guarda invece alla contemporaneità.
A seguire le note di pianoforte che introducono a Felix, con altri mix felici di elettronica e analogica, con qualche rumore di fondo a disturbare la sostanziale dolcezza del brano.
Dolcezza che non abbandona The silence of Mrs. Rogiak, il primo brano a rispettare gran parte dei crismi della forma canzone, con una chitarra dolente in sottofondo e anche interventi cospicui di batteria.
Intro-ito si addentra in meandri oscuri con un ritmo lento e vibrante. Lungi da me opta per versanti elettronici con suoni portatori di una certa oscurità. Progressione e crescita sono le chiavi di The tour of Damascous, che pure affronta pause meditative durante il percorso.
Two minutes tiene fede al proprio titolo: si tratta di un paio di minuti di rock-pop ben curato e non privo di passione. Voce femminile e buon ritmo per Miles, altro pezzo che flirta con il pop e l’elettronica.
28 days later propone una cover piuttosto particolare: si tratta infatti della riproposizione di un brano firmato dal compositore John Murphy per la colonna sonora del film apocalittico 28 giorni dopo di Danny Boyle. A chiudere arriva il remix di Felix.
Si può pensare a band internazionali anche di prestigio per identificare il sound dei Cum Moenia, ma per fare loro un complimento ciò non è necessario: basta rendersi conto del fatto che questo disco contiene svariate scelte originali.