I Lekka tornano in pista: la band milanese pubblica un nuovo album, Primal Drives, il primo full-legth già anticipato dai singoli Run Run Run, Animals e l’ultimo Emergency.
Il progetto Lekka nasce nelle menti di Luca Piana e Matteo Maltecca durante l’inizio del 2015, quando i due amici, compagni di band negli Herbadelici, decidono di avviare un progetto elettronico parallelo.
Appassionati di musica elettronica, in particolare del genere electro, iniziano a provare assieme in una sala prove di Sesto San Giovanni, per poi sviluppare le produzioni nei loro project studios. Nell’ottobre del 2015 esce Nervous, primo brano dei Lekka completamente autoprodotto, accompagnato da un video anch’esso montato dai due membri della band.
Nel 2016 i Lekka pubblicano una nuova traccia intitolata “Gustavo Fring” e presentano il loro live show. La formazione vede l’aggiunta di Fabio Zampieri alla batteria, per un live senza pause, composto da brani propri e cover electro (Boys Noize, Soulwax, Gesaffelstein, Daft Punk, Justice e molti altri). Il 2017 è l’anno in cui vede la luce il primo ep omonimo dei Lekka, mentre il 4 ottobre 2019 uscirà il loro debut album.
Lekka traccia per traccia
Un movimento che parte da lontano, forse dal lato electro degli anni ’90, apre il disco con Run Run Run, che lascia materializzare ritmi techno con una certa gradualità di movimento.
Prende forma il cantato di Blow, insinuante e inquietante, capace di stagliarsi su pareti elettroniche prima oscure e poi sempre più colorate.
La frenesia accoglie fin dalle prime battute di My City, che poi espleta tutti i propri profili urban con un cantato/recitato/rappato che fa pensare all’hip hop senza appartenere integralmente al genere.
Un recitato senza ambiguità apre Before You Go To Sleep, che poi apre a sonorità cosmiche che si aprono a ventaglio.
Voci robotiche (non sfugga l’attenzione all’uso della voce, non proprio classico per un album elettronico) su Animals, uno dei singoli già usciti.
Big Trouble in Little Sarpi (ove “Sarpi”, lo si dice per i non milanesi, sta per “via Paolo Sarpi”, la Chinatown meneghina) è un pezzo molto robusto ma anche piuttosto articolato, ricco di riferimenti 80s, a partire dal titolo.
Ci si sposta a un Est diverso con Svetlana, in cui torna il cantato, con attitudini che fanno pensare a influenze madchesteriane.
Voci e suoni ansiogeni costellano Emergency, prima che il disco si chiuda con una ripresa del tema di Run Run Run, in termini più angelici stavolta.
Un trip piuttosto intenso, quello che i Lekka propongono attraverso il proprio album d’esordio. Senza compromessi, la band punta dritto verso l’obiettivo, riempie le casse e confeziona un disco omogeneo e molto compatto.