Vivere il mio tempo è il terzo e ultimo singolo estratto, nel 1999, dall’album Infinito dei Litfiba. È noto anche per essere l’ultimo singolo della band con alla voce Piero Pelù, prima del suo ritorno dieci anni dopo.
Inizi, risvegli, mattine. Quando gli occhi sono ancora incollati tra loro ma le paranoie iniziano ad alzarsi e a galleggiare nel mare del possibile. Un eccesso di pensiero è inevitabilmente tempesta.
Ti farei volare sulle onde
Sulla vita come un’altalena
E parlare pure con i pesci
Come una sirena
Ti vorrei insegnare l’equilibrio
Sopra un mare che è sempre tempesta
Per vivere il tuo tempo
E starci bene dentro
Conseguenze, percorsi nuovi, esperienza. L’equilibrio è un confine spostato verso qualcosa che non aspettavi, è sentire di doversi mettere in pari col cuore.
Questo gioco è un gioco di equilibrio
Devi solo farci un po’ la mano perché
Stare nel mio tempo è viverlo da dentro
Arrivare a destinazione, arrivarci a nuoto, capovolti, con la fame d’aria che lentamente passa e la bulimia di controllo che viene lasciata a galleggiare. La vedi da lontano, mentre ormai la riva è raggiunta, con la voglia di ributtarti in acqua. Stavolta solo per lasciarti cullare.
Ti direi “hai ancora voglia di nuotare in questo mare?”
Aspettiamo l’aurora quando I più bei frutti saranno di tutti
Vivere il mio tempo
è un equilibrio dentro
Chiara Orsetti