Lodovica Lazzerini è una giovane cantautrice che studia canto, pianoforte e chitarra e sta attualmente lavorando a un album in collaborazione con Musicantiere Toscana. Il suo ultimo singolo è La fine di Guernica. Abbiamo rivolto a Lodovica qualche domanda.

Ci puoi presentare chi è Lodovica?

Lodovica è un giovane cantautrice Toscana, trapiantata da poco a Milano, che ha tanti sogni e passioni… Sin da piccola sono sempre stata abituata ad ascoltare musica fino a quando, per necessità, ho capito che sarebbe stata la mia più grande valvola di sfogo, una zona intima all’interno della quale sarei potuta essere davvero me stessa, senza filtri e costruzioni…Una sera dal nulla ho cominciato a scrivere in compagnia della mia chitarra e da quel momento è partito tutto e non mi sono più fermata. Ho tanta voglia di raccontarmi e raccontare e tante emozioni da vivere.

C’è un riferimento artistico e storico forte ne “La fine di Guernica”: come ti è venuto di fare riferimento al famoso dipinto di Picasso?

In realtà in maniera piuttosto casuale, dovevo pensare a una frase piuttosto a effetto per chiudere il ritornello a dovere e la parola con cui dovevo trovare la rima era “finita”, mi venivano solo frasi banali, cercavo di pensare a qualche aggettivo che potesse essere consono ad una battaglia violenta all’interno delle mura domestica e…tac, è arrivata da sola l’associazione alla guerra civile e al bombardamento di Guernica.

Hai iniziato a pubblicare musica giovanissima. Una scelta che ripeteresti?

Ho pensato tante volte di iniziare un nuovo percorso musicale con un nuovo nome, nuovo genere eccetera… ma poi ho pensato che avrebbe voluto dire cambiare pagina completamente e siccome io non voglio rinnegare ciò che sono stata, anzi, lo voglio utilizzare come base per far vedere come cambiano le cose, i punti di vista, di come si cresce, probabilmente si, lo rifarei.

Hai anche partecipato a Castrocaro e ad altri contest. Sono davvero utili per crescere?

In realtà non so dirtelo, sono piuttosto contraria adesso a certi concorsi canori, sono sicuramente esperienze che magari una o due volte nella vita si posso fare per crescere artisticamente ma io non le rifarei assolutamente, sponsorizzano un ideale di musica che a oggi non corrisponde con il mio.

Quali saranno i tuoi prossimi passi?

Sto programmando di scendere a Roma nei prossimi mesi per registrare nuovi brani con il mio produttore Deville, e stiamo pensando di poter fare un album ma chissà… non spoileriamo troppo, se no che gusto c’è?

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