Oggetti Smarriti è il primo lp dei Lowinsky. I dieci pezzi sono stati scritti da Carlo Pinchetti che ha poi condiviso il percorso di arrangiamento e rifinitura con il resto della band, composta al momento della registrazione da Andrea Melesi e Daniele Torri.
Si tratta di un disco piuttosto “emo” nei testi e nei temi, risultato di un periodo particolarmente complicato a livello umano e personale. Le sonorità si avvicinano molto alla scuola americana dell’indie rock/power pop anni ’90, i circa 40 minuti dell’album si snodano attraverso alcuni pezzi carichi di distorsioni e altri più morbidi e intimi sorretti dall’acustica.
Lowinsky traccia per traccia
Tendenze post punk e chitarre piuttosto tirate in Coltelli, la prima ed energica traccia del disco.
Un po’ più depressa l’atmosfera di Seppuku, che però ha movimenti elettrici che rombano in sottofondo.
Chitarra acustica e idee cupe sono le caratteristiche di base di Vacanza Paradiso. Invece Bandiera, altrettanto guidata dalla sei corde classica, sviluppa emozioni leggermente più aperte.
Si decolla con Lelaina (visi alla tv), che torna a modi punk e a schitarrate elettriche acidelle.
Al contrario, la parte dolce del sound della band si manifesta in pieno in 2013, con qualche ascendenza folk e molta melodia.
Risacca e movimenti armonici sono quello che risalta da Vertigine, pezzo a medio tempo con qualche risonanza post grunge. Suoni non molto diversi quelli di Macigno.
L’ennemi inserisce un testo in francese su sonorità languide, con il violino ad aumentare il pathos. Si chiude con L.M.R., ultimo brano piuttosto energico e quasi psichedelico.
Buon esordio quello dei Lowinsky, capaci di proporre una propria strada all’interno di sonorità rock alternative.