Luca Re pubblica SP1, il nuovo ep. Il progetto prosegue il viaggio iniziato con SP57 e anticipa l’album previsto per il 2026, chiudendo un ciclo narrativo sulla ricerca del proprio posto nel mondo, sulla ricerca di casa.
Il titolo rimanda alla Strada Provinciale 1, in provincia di Varese, che Luca Re percorre ogni mattina: una linea sottile tra provincia e città, tra quiete e ambizione, metafora del suo viaggio umano e artistico.
Se SP57 raccontava la fuga e il bisogno di scoperta, SP1 rappresenta il ritorno: la consapevolezza che stare bene significa accettare il presente e trovare equilibrio nella quotidianità. “Cara SP1, tu mi hai visto in tutti i modi, piangere tutti i miei sogni (…) mentre scrivo il disco penso, mi chiedo se perdo tempo, se avrà senso tutto questo”, canta Luca Re, riassumendo l’essenza del progetto.
L’ep, che mescola sonorità pop e indie in un linguaggio sempre più personale e autentico, racconta il passaggio all’età adulta tra introspezione e leggerezza.
Luca Re traccia per traccia
Disagi quotidiani e una relazione finita (più o meno) alle spalle sono gli argomenti che si collocano al centro di Siamo diventati grandi, canzone piuttosto urban e molto milanese, fitta di barre ma appoggiata su un tappeto morbido e r&b.
Con Mi basti tu ci si trova in piazza, a raccontare un amore molto romantico e molto intimo. Si parla di sogni e della poca differenza che fa realizzarli Aria, che si fa corale e più allargata, invadendo il campo del pop e facendosi più fluida.
Ecco poi la title track: in SP1 c’è un discorso che riguarda la casa, le strade, la voglia di tornare, la voglia di dormire e altre situazioni autobiografiche, esposte con una certa delicatezza. Borse che si aprono (o che si chiudono) sul vocale narrativo che chiude l’ep con Outro, una sorta di riassunto emotivo, in dialogo.
Ottime qualità quelle messe in mostra da Luca Re, che passa dal campo dell’hip hop a quello del pop senza sforzi e senza fatica. E che si trova a proprio agio con entrambi gli abiti addosso, gestendo con consapevolezza sonorità e parole, spesso torrenziali, a raccontare una quotidianità che si rivela universale.

