Qual è la risposta all’insensibilità del mondo? Forse quella di rimanere Sensibile, come prova a fare Mike Orange, cantautore lombardo che pubblica oggi il proprio nuovo album.

Questo è un disco che parla di cose difficili in parole semplici. O almeno ci prova. Ci ho messo un po’ di tempo per farlo perché ho cercato le persone giuste e volevo che ogni pezzo fosse come piaceva a me prima di passare al livello successivo. Come un videogioco. Il criterio è stato quello che chi collaborava ci doveva credere almeno la metà di quello che ci credo io. Per aggiungere pezzi a questa famiglia che sto creando

Mike Orange traccia per traccia

Si parte da Rivolta, CR, luogo geografico ma anche identificativo di una provincia lombarda morbida, a dispetto del nome minaccioso. “Fottuta speranza/se non mi accarezzi sto un po’ così”: i malumori si affrontano sapendo che, più o meno, “andrà come sempre”.

Molto maggiore il movimento in Piedi, già sentita come singolo, che mette su ritmi da power pop con una bella linea di basso per raccontare i capovolgimenti della vita. La gentilezza pop di Mike Orange prende forme plastiche e andamenti fluidi.

C’è un po’ di “turutururu” all’inizio di Parco, altro singolo, questa volta argomentato sulle promesse mancate, in particolare quelle fatte ai musicisti emergenti. Ma se il segreto della felicità è non avere aspettative mai, quando le si coltiva i rapporti prendono colori scuri.

Torna la chitarra e qualche sentore di rock in Alcol, che racconta del mondo che va troppo veloce e del tentativo di mantenere la calma, a prescindere dalle cose da fare. La resistenza passa dalla tolleranza dei propri difetti e dalla comprensione delle proprie imperfezioni.

Arriva una ballatona con pianoforte, e prende il titolo di Mostri: affrontare ciò che spaventa aiuta a non peggiorare se stessi. Scambi di maglioni scaldano e fanno sentire più vicine le persone che non ci sono.

L’alternanza lento/veloce prosegue con Scotch, nel senso del nastro adesivo e non del whisky. Del resto c’è da tenere insieme un cuore a pezzi, rimuovendo i ricordi più problematici.

Si parla di auto con Escort Blu, veicolo adatto a tutti i terreni, anche alla Luna, eventualmente: soffice e colorata dai synth, la canzone si aggira su nuvolette abbastanza sognanti, prendendo forme morbide.

Cose che volevo dirti si mette in ambienti quasi electro-rock, con qualche tentazione dance a cui si presta resistenza, ma ne esce in ogni caso un pezzo robusto e muscolare, con un fondo di incitamento e di motivazione.

Ti guarda dritto in faccia, Mike Orange, mette su canzoni pop, parla del quotidiano in modo semplice ma non banale e porta a casa un disco molto godibile, intelligente, mai furbetto, e soprattutto Sensibile. Bella mossa.

Genere musicale: cantautore, pop

Se ti piace Mike Orange ascolta anche: Guzzi

Pagina Instagram Mike Orange

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