I Nails and Castles sono un duo milanese che affonda le proprie radici musicali nella new wave di Cure, Talking Heads, New Order, Tears For Fears e nell’indie pop/rock di band come Postal Service e Pixies. Il loro Still Chasing You è stato anticipato dal singolo Shame.
Nails and Castles traccia per traccia
Quando si dice new wave, si intende proprio new wave: lo conferma il brano d’apertura Welcome the Void, che sembra decisamente figlio degli anni 80, con un tantino in più di muscolare, soprattutto nella seconda parte.
Più sfumate le sensazioni che riguardano Uncovered Lies, secondo brano con qualche tocco quasi tropicale, a sfogliare margherite sonore sintetiche ma colorate.
Qualche voce robotica e qualche contrasto si verifica in Admission, che poi preme sull’acceleratore e si dimostra in grado di cambiare scenario in poche battute.
Il tocco si fa improvvisamente delicato con Still Chasing You, title track in cui emergono tratti classici e folk, con gli archi e molta gentilezza malinconica.
Suoni e battiti molto più pop per una nervosetta NYC, che riporta tutto in ambito synth. Un drumming piuttosto furibondo caratterizza Time to Sin, molto robusta e guizzante.
The Exit parte piano ma inquieta, poi si scrolla di dosso alcune incertezze ma conserva tracce e sottotracce, soprattutto vocali, con il basso che lavora fitto.
Si chiude con il singolo Shame, che ha aspetti piuttosto sorprendenti, compresi coretti, chitarrine (ukelele? boh) e altre amenità.
Posto che l’ispirazione alla new wave è molto evidente, i Nails and Castles si dimostrano perfettamente in grado di fornire una loro personale interpretazione delle sonorità del periodo, dando vita a un disco sfaccettato e molto interessante.