I Palconudo escono con il loro nuovo album di inediti dal titolo Voli essenziali, registrato presso l’Elfish Recording Studio (GE) tra il 2017 e il 2018, sotto l’egida supervisione di Emanuele Cioncoloni, che in passato ha collaborato con artisti importanti come gli Ex-Otago.
I Palconudo propongono un pop cantautorale ma sono avvezzi al teatro avendo già intrapreso con grande successo concerti a teatro, come i numerosi SOLD OUT al Teatro della tosse di Genova ( La Musica è la Chiave: Emozioni sul Palconudo).
Palconudo traccia per traccia
Si parla di ritorni (o quantomeno si invocano) in Feste Diverse, canzone in crescita moderata e in apertura progressiva.
Flauto, batteria rumorosa e atmosfere spezzate sono ciò che si nota di più all’interno di Al riparo, con la voce sempre al centro.
C’è il tempo meteorologico all’inizio di Poca discesa, che poi vira su racconti intimi e acustici, offerti con una certa delicatezza.
Mai parla di solitudini ma le corrobora con i movimenti elettrici della chitarra. Il finale è quasi progressive, con i vari passaggi di tastiere a sottolineare le variazioni d’umore.
C’è un po’ di blues morbido alla base di Mangia la solitudine, in cui la voce duetta con il pianoforte.
Molto più acida e cattiva Sulla traccia, rock rancoroso e molto elettrico. Divento riabbassa i toni per ospitare un recitato dolente ma non disperato.
Birra e canzoni svolta verso il jazzato, lasciando spazio per alcuni virtuosismi vocali appoggiati su sfondi morbidi.
Sola potrebbe essere una canzone triste, e invece di essere un brano di autoaffermazione, persino minacciosa nelle proprie evoluzioni.
Si chiude sul soffice, con Comando Piano che si muove sinuosa ma abbastanza rapida, con buone alternanze tra pieno e vuoto.
Buona prova per i Palconudo, che convogliano abilità e qualità in una decina di canzoni dai caratteri differenti ma di buona coerenza di fondo.