A distanza di sei anni dal primo episodio della saga ecco nuovamente Paolo Spaccamonti e Daniele Brusaschetto alle prese con il seguito di Burnout. Per mantenere viva la continuità concettuale nata con la prima edizione della loro collaborazione i due musicisti hanno scelto di mantenere il formato originario. Burnout II esce infatti in cassetta digipack su materiale riciclato in una edizione limitata a sole 99 copie comprensiva di adesivi, il tutto curato dalle mani sapienti di ROSA LAVITA e serigrafato da ALGAS HANDMADE. A potersi fregiare della produzione è questa volta la TOTEN SCHWAN RECORDS, che aggiunge un lavoro di assoluto valore al proprio catalogo.
Paolo Spaccamonti & Daniele Brusaschetto traccia per traccia
C’è un senso di minaccia che aleggia fin dalle prime battute di Gocce, traccia di apertura del lavoro. I suoni/rumori sono minimali e a loop, per lo più, ma le sensazioni riempiono piano piano l’orizzonte, facendo crescere l’angoscia e il respiro.
Breve e suggestivo l’intermezzo fornito da Balliamo ancora, che si muove con grande circospezione. Echi sonori piuttosto notturni ma anche un andamento crescente che macina chilometri con le dinamiche di Al Jourgensen. Si arriva a una sorta di rivelazione finale, ma comunque articolata su suoni post industrial che sanno di fatica e di situazioni impegnative.
Con Spore si arriva a qualcosa che potrebbe assomigliare a una conciliazione finale, anche se trame malinconiche si fanno strada fino in superficie.
Un lavoro breve, rapido, che Paolo Spaccamonti e Daniele Brusaschetto consegnano però con le stesse intenzioni esplorative di sempre,
Genere: sperimentale, post rock
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