Preghiera, “Satellite”: la recensione

Satellite è il nuovo ep dei Preghiera: chitarre distorte e ritmiche sostenute trasportano l’ascoltatore attraverso un panorama ampio, fra brani ballabili (Temporale, Amore Cromato) e spazi sonori dal sapore retrofuturista (Cometa), fino a un’esplosione conclusiva (Times Like These).

“Satellite” è il primo ep dei Preghiera, un viaggio emotivo che orbita attorno ai legami umani nel mondo iperconnesso di oggi. Le canzoni parlano di amore improvviso, relazioni quotidiane, dipendenza dai social, pressioni sociali, con uno sguardo che cerca la luce, anche tra le nuvole. Ogni brano è un punto di vista diverso, come se a raccontare fosse un satellite che osserva dall’alto i piccoli drammi e le grandi gioie delle nostre vite. Il sound è quello che la band definisce “fuzz disco”: chitarre sporche e ritmiche, batterie elettroniche pulsanti, synth analogici e falsetti che riportano alle atmosfere più brillanti degli anni ’70 e ’80 — il tutto tenuto insieme da una voglia istintiva di “ballare via i pensieri”. Con “Satellite”, i Preghiera scelgono di non prendersi troppo sul serio, senza però smettere di raccontare ciò che davvero ci attraversa

Preghiera traccia per traccia

La voce rassicurante di Piero Angela ci accoglie all’interno dell’ep, varcando il tempo e offrendo un omaggio tanto inaspettato quanto dovuto con Buonasera. Poi scoppia il Temporale, che introduce in universi diversi, molto power pop, con derive quasi hyper, molto dinamiche e molto colorate.

Ci sono distanze cosmiche che si inseguono all’interno di Cometa, che incorpora elementi disco insieme a una chitarra che se la gode in maniera molto visibile. Note di organo e handclap per un’introduzione abbastanza vintage ad Amore cromato, che rallenta un po’ ma guadagna in intensità e anche sensualità. Ma poi le dinamiche del brano riguadagnano in termini di velocità, rimanendo in ambito funk.

Falsetti e bassi potenti per Non dirmi che, quasi Bee Gees (ma anche molto Supertramp) in certi esiti, sicuramente figlia di una certa fascinazione 70s, ma con un movimento dance interno trainante e travolgente.

Medi i tempi in cui si muove Times Like These, che mantiene un testo in italiano a dispetto del titolo inglese, occhieggiando un po’ agli Wham e riempiendo la casse di pop.

Un’esperienza breve ma quasi mistica, questo ep dei Preghiera, che mettono in fila brani molto divertenti ma curati nel dettaglio, spesso con un’anima vintage ma tutt’altro che slegati dal presente. Da ascoltare con piacere.

Genere musicale: rock-pop

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