Cosimo Morleo ha intitolato Ultreya il proprio nuovo disco, facendo riferimento a un termine di gergo dei pellegrini sul cammino di Santiago. Cantautore, dopo aver militato in diverse formazioni della scena torinese degli anni 90 si è dedicato a lungo alla musica antica e barocca e alla regia teatrale per poi esordire nel 2012 con il suo primo disco solista Geni dominanti.
Cosimo Morleo traccia per traccia
Si comincia da Kavafis, dedicata all’omonimo poeta greco: un brano da cantautore con modi rapidi e un’atmosfera notturna ma dinamica. Molto più lento e meditativo il percorso di Mr. Thoreau, che ha al centro del testo l’opera dell’autore del Walden. Il cantautore di riferimento che può saltare in mente è Battiato, con un surplus di riferimenti letterari diretti, quando nell’opera dell’autore catanese si sfuma un po’ di più.
La Sposa si diffonde su panorami marittimi, e con l’aiuto di pianoforte e tromba cammina percorsi assolati ma non troppo tranquilli. Fonteyn (madame), già presentata in qualità di video, si dedica ai temi dell’omofobia e del bullismo, trattando il tutto con un certo qual garbo sonoro.
Arriva poi la cover di Per una bambola, successo della seconda parte della carriera di Patty Pravo, qui riprodotta con ausili elettronici e con delicatezza. Torna in mente ancora Battiato nelle descrizioni di Retroromantico, composta di immagini fotografiche e su un buon giro di basso. Altro brano morbido, con qualche rimprovero lontano di chitarra elettrica, ecco Un film di Godard.
Chitarra acustica e piccoli accenni elettronici fanno da sfondo a Desiderantes, che parte semplice ma complica la propria struttura nel corso del processo. Si chiude con Leave the Boy Alone, ancora sul tema, evidentemente sentito in modo sincero, del bullismo, brano composto per il film di Giovanni Coda in uscita nel 2016 Bullied to Death, scritto a quattro mani con Maddalena Bianchi, cantato a due voci, in inglese, con calma e malinconia.
Un disco ricco di gusto ed eleganza, con buoni testi e buone trame musicali, che conferma il talento (un po’ elitario, ma notevole) di Cosimo Morleo.