In a State of Altered Unconsciousness è il disco d’esordio degli Earthset, band nata a Bologna: l’album è in uscita per Seahorse Recordings, distribuito da Audioglobe/The Orchard. Insieme dal 2012, dopo un primo demo-ep nel 2013 e due anni trascorsi a proporre dal vivo il proprio repertorio di inediti in inglese nelle principali venues bolognesi nonché al The Good Ship di Londra, la band si presenta con un concept album di dieci tracce.
Earthset traccia per traccia
Ouverture apre su toni molto dolci e moderati, mentre Drop si gira un po’ in acido, con vicinanze con il math rock, ma senza esagerare in percorsi astrusi. Le due direttrici (math rock, non eccessive complicazioni) sono confermate anche da The Absence Theory, che assomiglia molto a un pezzo rock tout court.
Le strade riprendono a seguire qualche idea math in rEvolution of the Species, che inserisce qualche cambio di ritmo. Chitarra acustica e attitudini romantiche sorprendono l’ascoltare di Epiphany, che però da metà canzone in avanti riprende a correre e a martellare.
E’ il basso ad aprire So What!, che evolve come una canzone giocosa ma che nel finale acquista toni più cupi. Skizofonia si apre con un battito, ma poi evolve in un pezzo dai caratteri quasi sinfonici e, più tardi, apertamente psichedelici. Gone al contrario procede per binari più diretti verso influenze grunge e comunque 90s, con qualcosa degli Smashing Pumpkins che emerge qui e là.
A.S.T.R.A.Y. si incammina su sentieri che possono ricordare in qualche modo il neo-prog, con lunghi assoli di chitarra e varie evoluzioni. E’ il pianoforte ad aprire Lovecraft, presto doppiato dalla chitarra: ci si inoltra in terreni nebbiosi come quelli trattati nei racconti dello scrittore cui è intitolato il brano; i contrasti, soprattutto quelli provocati dalla chitarra, sono molto forti.
A chiudere, la lunga suite (oltre sette minuti) di Circle Sea, un mare circolare in cui la voce risuona profonda e la chitarra pure, con una costruzione complessiva piuttosto epica, sottolineata anche da un breve inciso parlato.
Qualche sbavatura va aggiustata ma sono buone inventiva e potenza degli Earthset, in grado di presentare un disco piuttosto consistente. Se aggiusteranno il tiro potranno ottenere risultati consistenti.