
Honeybird & The Monas traccia per traccia
Si parte da Sono donna, sussurro iniziale piuttosto insinuante, non aliena da una certa giocosità ma anche avvolta da una sensualità ambigua e inquietante. Con La voglio baciare si passa a un mood quasi jazz: il tema sessuale nel testo si fa anche più esplicito, le dissonanze emergono in pieno fulgore, e la sensazione complessiva è quella di una totale libertà compositiva.
Bend si piega ad atmosfere più malinconiche nell’incipit, addentrandosi in oscurità progressivamente rallentate man mano che la canzone, cantata in inglese, procede. Si chiude con Under the Moonlight, di nuovo molto free a livello ritmico e di nuovo cantata in inglese, ma con la voce che si esercita in una sorta di rap molto serrato.
Episodio curioso e interessante, l’ep di Honeybird & The Monas, in cui elettricità e sussurri si alternano e si fondono, i ritmi si accavallano in modo creativo e una tensione positiva tiene il disco vivo dalla prima all’ultima nota.