Si chiama Gli Viziati il primo ep dei N’Ice Cream, quintetto proveniente dalla provincia di Ascoli Piceno e piuttosto vicino al punk rock, senza essere però integralisti del genere. Tra i brani della band appaiono anche canzoni di denuncia e di protesta, accanto ad altri brani decisamente più scanzonati.
N’Ice Cream traccia per traccia
Si comincia con Però, che in parte devia l’attenzione dell’ascoltatore, perché si presenta con una faccia gentile e ilare, forse un po’ ubriaca. La chitarra è tranquilla e non ci sono grandi indizi di influenze punk, se non il ritornello che si mette a correre all’improvviso, spezzando il ritmo e rompendo il fiato.
Tornado cambia totalmente spartito: la canzone è dedicata allo scontro tra aerei militari presso Ascoli Piceno, con annesse polemiche soprattutto contro la stampa. Il brano prende la forma della ballata di denuncia.
Ci sono denunce anche alla base de L’impresario, che suona decisamente più elettrica e con un ritmo sostanzioso ma con rallentamenti e sottolineature. Piuttosto diretta Viziati, che assume la forma di un rock piuttosto tirato, condita da messaggi di sopravvivenza nel testo.
Yara Sara riprende la forma della ballata, apre con i celebri versi di Lorenzo il Magnifico e tratta l’argomento della giovinezza strappata. La chiusura è Vaffanculo, che per fortuna non è una cover di Masini, bensì un anthem rock a pieno titolo.
Non colgono sempre il bersaglio, gli N’Ice Cream, ma la sostanza musicale dell’ep è buona, l’energia traboccante e gli sforzi molto genuini.
