Riccardo Morandini, “Eden”: recensione e streaming

Riccardo Morandini è un musicista con alle spalle diverse esperienze in varie formazioni e band assolutamente trasversali (dal metal al jazz, dal liscio psichedelico all’indie-rock). Ora il passo verso una produzione autonoma con il primo ep dal titolo Eden anticipato dai singoli La sindrome di Erasmo e Raccolto e in uscita su tutti gli store digitali ma disponibile anche nel formato vinile 45 giri.

Eden nasce dalla volontà di recuperare le ragioni originali per cui si fa musica. Si ritorna al canto, si ritorna alla forma canzone e si ritorna al desiderio di essere pop, di andare incontro al pubblico. Dopo aver attraversato una lunga fase di approccio razionale alla musica, di approfondimento della pratica strumentale, di ricerca astratta e dopo anni di tour come chitarrista in giro per l’Europa, l’artista friulano trapiantato a Bologna scrive delle canzoni col desiderio di piacere, nel segno di una nuova innocenza musicale che lascia però trasparire una più matura consapevolezza.

L’ep è stato registrato presso L’Amor Mio Non Muore, studio di registrazione consacrato all’analogico presso Carpena (FC). L’invidiabile parco tastiere presente nello studio ha permesso di colorare i brani con una varietà timbrica quasi orchestrale, con un taglio decisamente vintage e legato al mondo analogico degli Anni ’60 e’70, creando un’identità sonora personale e svincolata da certi attuali cliché synth-pop.

Entrambi i videoclip dei singoli sono stati realizzati da Aurora Ovan e interamente girati presso lo splendido Giardino Monumentale di Villa Barbarigo Pizzoni Ardemani a Valsanzibio (PD). 

Riccardo Morandini traccia per traccia

Dopo trenta secondo un po’ bachiani con Gettato, si parte a tutta velocità con La sindrome di Erasmo, singolo pop ultradinamico e piuttosto ricco di concetti, ma coniugati con il divertimento, un po’ Battiato, un po’ Baustelle.

Riferimenti marcati alla realtà pandemica arrivano con Il mondo finisce, che filosofeggia un po’ su aperitivi e fasi. Un po’ previsione un po’ sarcasmo, il brano è piuttosto rapido e quasi avant-punk.

Si chiude, forse troppo presto, con Raccolto, che fa entrare il pianoforte e rallenta molto, facendosi molto melodica. Nella seconda parte

Ok, questo è un assaggio. O un aperitivo, per riprendere Il mondo finisce. Ma è abbastanza evidente che Riccardo Morandini ha parecchie altre cose da raccontare e a quanto pare anche parecchia consapevolezza del mezzo. Il progetto è senza dubbio interessante e siamo curiosi di saperne parecchio di più.

Genere musicale: pop

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