Before The Stone è il disco d’esordio dei Road Of Kicks, registrato all’Emporio Fonomeccanico di Bergamo e uscito da qualche giorno. Chitarre graffianti, riff genuini e assoli grezzi per undici brani in bilico tra storie di vita vissuta e racconti improbabili.
Road of Kicks traccia per traccia
Feedback d'ingresso e poi una robustissima dose di chitarre contrassegna l'apertura sia del disco sia di Double Fire, per dosi di elettricità che si pensavano smarrite nel tempo.
Più ragionati i ritmi di Genuine Times, che si abbevera di country rock e folk, senza fare a meno di vaste dosi di chitarra.
Lati versatili e abbassamento dei toni in una blueseggiante 24 Spindle Jenny. Ma si torna a rumoreggiare presto, con Midnight Knockers, piuttosto ruvida.
Non c'è quasi pausa prima della partenza di Charcoal, che spinge avanti il motore a tutta forza, con voce filtrata e acidità sparsa su tutto il percorso.
Ryan and the Worms rientra nei ranghi per quanto riguarda la velocità, ma sezione ritmica e chitarre congiurano per un pezzo piuttosto "heavy".
Aperta da una voce stentorea impegnata in una sorta di predicazione, ecco poi A Walk to Lose Your Blues, piuttosto ruggente e imperniata su un giro di basso robusto e significativo.
Oh Rake è una battaglia blues, con qualche coro e una certa leggerezza di fondo. Cantato molto fitto e chitarre versatili all'interno di Keep on Tangle.
Roll on Ice prosegue nella missione elettrica della band, mentre Evening Echo è un blues dalle tinte più notturne ma comunque dalle visioni molto vaste.
C'è molta freschezza nel disco dei Road of Kicks, a dispetto del fatto che percorrano strade polverose e già battute. Ma la personalità della band è evidente quanto l'amore per le chitarre.