Roberto Bonfanti, “Alla deriva”: la recensione

È disponibile su tutte le piattaforme digitali Alla deriva, il progetto discografico firmato dallo scrittore Roberto Bonfanti, accompagnato dalle composizioni originali del musicista e produttore Max Zanotti.

Alla deriva è un concept album che scorre come un romanzo in otto capitoli, un’esperienza narrativa e sonora unica, costruita sulle parole scritte e interpretate da Roberto Bonfanti e sulle composizioni originali firmate da Max Zanotti.

Le musiche, che sfuggono a ogni classificazione di genere, spaziano tra paesaggi sonori cinematografici e atmosfere distopiche, sottolineano la rabbia e la fragilità del protagonista, ma sanno anche aprirsi a momenti di delicata dolcezza.

Roberto Bonfanti traccia per traccia

Si intitola L’estate il primo brano del disco, anche se poi la stagione raccontata da Bonfanti è piovosa e collocata a fine agosto. Un incontro e un incipit con qualche tinta noir che offre un ingresso alla vicenda dell’album.

Incomincia a parlare di deriva Paolo, che si incentra su un dialogo e su considerazioni sulla vita a largo spettro. Il discorso passa al giardinaggio con Cliché, anche se poi il vero argomento è un litigio che potrebbe porre fine a una relazione.

Si allarga lo sguardo all’attualità Poi il tempo, che funziona a elenco per elencare una serie di guasti della società e della vita personale. La sola cosa giusta racconta di una vecchia conoscenza e di un incontro in parte inquietante, ammantato di tristezza.

Nei riflessi racconta della tensione di un incontro di lavoro, ma anche di un’agnizione in qualche modo sconvolgente. Problemi di traffico autostradale al centro di Contromano, che verte sulla metafora di un sovvertimento della normalità.

A chiudere ecco La Gioconda, che racconta del nonno e della sua vita senza eccessi né grilli per la testa, ma molto ricca di affetto.

La musica di Zanotti fa da sfondo non troppo invadente alle parole di Roberto Bonfanti, che costruisce una propria vicenda che sa di quotidiano e di vita normale. Un lavoro fatto con attenzione e qualità, anche se senza esagerati guizzi creativi.

Genere musicale: spoken words

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Pagina Instagram Roberto Bonfanti

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