Hot Music II è il secondo album del duo romano Starship 9, una raccolta di brani che espande e porta a compimento l’itinerario sonoro tracciato dall’ep Hot Music, qui riproposto in versione rimasterizzata e ricongiunto al suo concept originario, tra composizioni inedite e rivisitazioni nello stile della band (Il clan dei siciliani, omaggio al Maestro Ennio Morricone e il tema strumentale di Pasquale l’infermiere di Franco Califano).
I due lati ideali della musicassetta raffigurata nella copertina, ora completi, condensano i sentimenti, gli umori e le sperimentazioni in studio dell’ultimo biennio del duo romano. Sonorità synth-pop retrofuturistiche, la continua ricerca della melodia in sognanti atmosfere cinematiche, ariosi passaggi strumentali alternati a prove cantautoriali di classe e un pizzico di psichedelia: Hot Music II è un’originale miscela sonora senza riferimenti temporali né data di scadenza.
Starship 9 traccia per traccia
Si naviga in mari vasti a partire da Cinemarket, prima traccia dell’album che ha un ingresso piuttosto pacifico, ma che prima della metà cambia ritmo e umore, facendosi concitata.
Una linea di basso profonda e ritmi morbidi quelli di It’s Alright, che si avvale di voci robotiche per accompagnare un percorso piuttosto placido.
Ecco poi Pasquale l’infermiere (tema di Pasquale), rielaborata con modi dolci e malinconici, pur appoggiandosi a una sezione ritmica comunque viva.
Altre voci elettroniche e un’ammirazione (dichiarata) per gli Air emerge da Maya Girl, articolata su movimenti soffici. Si ritorna allo strumentale puro e un po’ più arrembante con Roma inferno e paradiso, che aggiunge qualche effetto alla chitarra per un tema fluido ma con qualche asprezza, stemperata dal sax nel finale.
Favourite Woman passa in campo r&b per un brano notturno e carezzevole, cantato da voce femminile e pieno di groove. Un percorso articolato quello che attraversano le sonorità de Il clan dei siciliani, reinterpretata preservando la tensione ma senza calcare troppo la mano. Si chiude con la malinconia sintetica di Lights Out, che parte piano e si allarga morbidamente.
Buone le sensazioni trasmesse dal nuovo album degli Starship 9, che guadagnano esperienza e struttura in un album molto piacevole e vario, pur senza uscire dalle zone di competenza.