Supernino, all’anagrafe Davide Sgro, classe 1994, è un cantautore torinese. Inizia ad avvicinarsi alla scrittura da bambino, inventando filastrocche con lo scopo di infastidire suo fratello gemello. Venerdì 5 febbraio 2021 è uscito per Sony Music il suo primo singolo dal titolo Scrollo, primo assaggio di un disco di prossima uscita. Abbiamo parlato un po’ con lui, #senzacontesto.

Ciao! Questa sarà un’intervista un po’ atipica: ti verrà chiesto di elencare e commentare cinque cose. Cominciamo:

Il disco che ti ha fatto innamorare della musica

Senza ombra di dubbio Wolfgang Amadeus Phoenix dei Phoenix. Ero ragazzino, con il sogno di diventare famoso con la mia band, ascoltavo indie rock inglese scaricato da youtube sul mio lettore mp3 e un’amica mi consigliò questa band. Rimasi folgorato, avevano un sound così particolare che finii per ascoltarlo a ripetizione. È un disco davvero unico, anche per il modo in cui è stato concepito. Per i più nerd lascio qui il video del loro produttore che descrive tutto il processo creativo che ci sta dietro: https://www.youtube.com/watch?v=XFUMc_OKjmA&t=1727s

Il film che riguarderesti all’infinito senza mai stancarti

Ma sai che credo nessuno? Penso di avere un serio problema con questa cosa, se ho già visto un film o una serie tv non la riguarderei per nulla al mondo, ho talmente tante altre cose nuove da guardare che mi sembrerebbe di perdere tempo. Ho delle serie tv iniziate e poi abbandonate che so già non finirò mai di vedere. Questo perché, essendo passati ormai anni, non potrei riprendere da dove avevo finito ma dovrei riguardarmi le puntate già viste in modo da rinfrescarmi la memoria, con il rischio però di rivedere in buona parte cose già viste. Lo so è un problema grave ma per fortuna vale solo per serie tv e film e non per la musica.

La canzone che ascoltavi più spesso da bambino

Sicuramente qualcosa dei The Black Eyed Peas, Where Is The Love?, oppure ricordo ascoltavo spessissimo American Idiot dei Green Day e infine sull’italiano impazzivo per La mia ragazza mena degli Articolo 31.

Quel libro di cui continui a rimandare la lettura

The Clash, il libro che racconta la storia dell’omonima punk band londinese appunto. Non li ho mai ascoltati in realtà, fin troppo grezzi per me che ho l’orecchio sopraffino ahah però la storia è molto figa, ti fa capire che puoi anche non aver mai preso in mano una chitarra e comunque puoi fare la storia della musica se hai qualcosa da dire. Ora che mi ci fate pensare forse è il caso di finirlo…

Una foto senza nessun tipo di contesto

Supernino in versione emo punkabbestia.

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