Fantasia è il nuovo disco dei Testaintasca, un album che segna ufficialmente il ritorno dei fratelli Fabio e Giorgio Conte, dopo le anticipazioni dei mesi scorsi con i singoli Siamo a pezzi, Fottuto dall’amore e Fulvio.
Undici brani prodotti da Niccolò Contessa (I Cani, ma anche Coez, Calcutta e Tutti Fenomeni), mixati da Giacomo Fiorenza e masterizzati da Andrea Suriani (I Cani, Cosmo, Salmo, Calcutta, Marracash…) all’Alpha Dept di Bologna.
Testaintasca traccia per traccia
Partenza abbastanza tranquilla per il disco: Fantasia si iscrive al filone dell’indie pop, soprattutto sul lato più malinconico, con il basso che si fa sentire.
Ecco poi uno dei singoli, Fottuto dall’amore, rock-blueseggiante con un’altra buona linea di basso, e con le voci che si alzano un po’, sempre in ambito di pop.
C’è il pianoforte e una certa energia all’interno di Siamo a pezzi, che fa riferimenti all’attualità con toni che ricordano i cantautori degli anni Ottanta.
C’è un’aria piuttosto britpop e una certa aria nostalgica all’interno di Poi, che si libra con modi un po’ cremoniniani.
Battiti profondi aprono Leggero, altro brano piuttosto foderato di maliconia, capace poi di allargarsi un po’ per volta.
Come mi vuoi tu si sviluppa in modi curiosi e anche piuttosto interessanti. No sembra più classica e moderata ma poi prende svolte, sia sonore sia testuali, originali.
Umori quasi dance quelli sviluppati da Calmo. Ed ecco poi Fulvio, altro singolo e ballad d’amicizia (e di vomito), guidato dal pianoforte e dal canto degli uccelli.
Il mood è morbido e malinconico, ma le sonorità varie e piuttosto dreamy, all’interno di Come si fa, ricca di voglia di partire.
L’album si chiude con i ritmi moderati di Convinzioni, ultimo brano piuttosto colorato e ricco di immagini vivide.
Anticipato da una buona serie di singoli, il nuovo disco dei Testaintasca si colloca bene nell’alveo dell’itpop ma si distingue per soluzioni sonore varie e di buona personalità.