I Three Horns hanno pubblicato un nuovo video, Cannibal Astronotus, un collage di clip amatoriali catturate da amici e dall’entourage del gruppo e montato dal gruppo stesso. “Rappresenta la nostra storia. Quello che siamo, una band che sa stare sul palco e che trova in esso la sua dimensione. È banale ma è ciò che siamo, cosa fa di un uomo un uomo? Una band!’
Cannibal Astronotus è tratto dall’ep Shanda del 2018 e mostra i Three Horns in veste live e durante alcune fasi di registrazione, sperimentazione e cazzeggio all’interno del Casemate Studio di Marco Alberto Matti, dove la band ha inciso i primi due EP. Se con Jackie del 2017 i tre si erano presentati al mondo come figli illegittimi del drugo Lebowski, con Shanda, sono passati all’horror, andando a comporre la colonna sonora per il film Shanda’s River, prodotto da Marco Rosson. Musicalmente il messaggio è chiarissimo pur nelle sue diverse sfaccettature: nessun artificio, rock ‘n roll da frequentatori assidui di bettole (o saloon?) che ne hanno viste e vissute di tutti i colori e che ci narrano le gesta di mitici eroi raminghi del deserto fatti di peyote. Punk e Psichedelia miscelati con impressionante disinvoltura. Questi sono i Three Horns.
Nei prossimi mesi uscirà il nuovo album Battle in the Light, composto da otto nuovi brani. Mic, basso e voce della band, ce lo racconta così: ‘Siamo diretti sulla luna psichedelica dei nostri sogni, non torneremo indietro, il punto di non ritorno è ormai passato, l’omega point è andato, da qui i colori sono tutti nebulosi. Dio delle distorsioni accompagnaci tu, in questo viaggio da mille e un Karma. Le Sciure vogheresi alzano lo sguardo, per vedere la nostra traiettoria. Infallibile.“
La band nasce nel 2015 a Voghera e durante il proprio percorso deve superare la perdita di uno dei componenti originali, Pollo, scomparso in un tragico incidente.
Pagina Instagram Three Horns