Bolo Centrale (che sarebbe poi Bologna Centrale) è il nuovo singolo dei Viito, non nuovi a collocazioni geografiche usate nelle loro canzoni.
Il pezzo si apre fischiettando e poi prosegue con quei toni dolceamari che hanno già fatto le fortune del duo (che canta di ascoltare i Sonic Youth, e chi l’avrebbe detto?)
Viito, “Bolo Centrale” – il testo
Oggi mi farei arrestare
Alla stazione di Bologna
Tu sopra un treno che parte, ma poi non torna
E mi confondono le voci
Degli auto parlanti
Penso meglio morti, che diventare grandi
La scorsa estate è stata come un sogno
Uno schiaffo sulla sveglia, la postpongo
La tua faccia bella bella, la ricordo
Come uno di quei film, che poi non dormo
Certa gente proprio non potrà capire
Come si fa, a che serve, cosa vuol dire
Cantare o morire
Ricominciare a fallire
Mischio questo pianto con il temporale
E’ la prima volta dell’anno che guardo il mare
Lo sai, lo sai, che le persone fanno male
Me lo diceva un dottore, che stava lì a fumare (boooh)
La mia foto sul giornale
Alla stazione di Bologna
I ricordi che fanno male sotto la tua gonna
Nelle orecchie i Sonic Youth
Nella testa solo tu
Come uno di quei film che non guardo più
Certa gente proprio non potrà capire
Come si fa, a che serve, cosa vuol dire
Cantare o morire
Ricominciare a fallire
Mischio questo pianto con il temporale
E’ la prima volta dell’anno che guardo il mare
Lo sai, lo sai, che le persone fanno male
Me lo diceva un dottore, che stava lì a fumare (boooh)
L’aria fresca sulla pelle, la mattina presto
La poca luce dietro una finestra all’alba, quando fuori è bello
La fretta mentre ti rivesti e perdi sempre tutto quanto un giorno a perdere la testa
Sei già in ritardo mentre agosto passa, ma se tutto passa dimmi cosa resta
Oh
Certa gente proprio non potrà capire
Come si fa, a che serve, cosa vuol dire
Cantare o morire
Ricominciare a fallire
Mischio questo pianto con il temporale
E’ la prima volta dell’anno che guardo il mare
Lo sai, lo sai, che le persone fanno male
Me lo diceva un dottore, che stava lì a fumare (boooh)