Wladimiro D’Arco: “Mi piace scrivere canzoni e avere qualcosa da raccontare”

wladimiro d'arco

E’ disponibile su tutte le piattaforme digitali Vieni con me (e in distribuzione digitale Believe Music Italy), il nuovo singolo di Wladimiro D’Arco, scritto per i ragazzi della associazione ANFFASS, Ragazzi con disabilità. 

Nello specifico, in questo caso, Wladimiro immagina un ragazzo che non è in grado di parlare con il padre per motivi di salute e che vorrebbe dirgli tutte quelle cose. Il ragazzo dice: “…la vita e il futuro sono incerti per tutti, dove ti porterà non lo posso sapere, ma se vuoi, posso accompagnarti“.

In questi giorni di sovraesposizione musicale, Wladimiro D’Arco ci regala timidamente un brano di cantautorato  rock commuovente e incredibilmente sentito dall’autore: un messaggio importante da assorbire sotto la pelle, lasciandosi trasportare dalle note catartiche di Vieni con me

Il tuo nuovo singolo dal titolo Vieni con me può rappresentare per te un nuovo inizio per una fase della tua vita?

No, Vieni con me non è un nuovo inizio. Vieni con me è un tassello di quello che spero diventerà un insieme di canzoni che porterà a un nuovo disco. Scusate se lo chiamo Disco, però sono di quella generazione lì. Quella che faceva i dischi. Un po’ come quelli che fanno ancora i conti con le lire.  

Wladimiro è il tuo vero nome?

Si, Wladimiro è il mio vero nome. La storia di questo nome, ha due fasi. La prima è quella di mia madre, che, quando sono nato, in ospedale disse a mio padre: “Visto che è il primo figlio e che è un maschio, scegli tu il nome.

E mio padre in compagnia di quello che poi divenne il mio padrino di battesimo, Giorgio, detto Anastasia, non chiedetemi perché, non ne ho idea. Scelsero il mio nome perché erano gli anni Settanta, perché c’era la lotta di classe. Perché loro erano giovani e volevano cambiare il mondo. Perché c’era qualcuno che diceva che gli uomini erano tutti uguali. Perché c’era Lenin.

E così, un po’ per idee nuove, un po’ per, forse ingenuità, o forse, solo perché a loro suonava bene questo nome, eccomi qui, con il nome di Lenin e le Idee di Wladimiro. Che al di là di tutto, non sono di quella parrocchia lì, sono più tendente all’anarchico, ma non di quelli che tirano le bombe, di quelli che fai quel che vuoi e ama gli altri. Dissidente di certo sì, un po’ come De Andrè. E questa è la storia che mi è stata raccontata.  Non ho mai pensato ad un nome d’arte, anche perché Wladimiro D’Arco, sembra già un nome d’arte, o no?

Questo tuo nuovo singolo è un dialogo tra un figlio e un padre. In quale dei due personaggi ti identifichi di più?

In nessuno dei due nello specifico. Questo è un dialogo immaginario tra una persona che vorrebbe comunicare e per motivi fisici non può farlo. Probabilmente però, io mi sentirei più come chi parla, soprattutto nel dire Vieni con me, a sentire che bel caldo c’è nel mio cuore, se solo mi permettessi e io riuscissi a mostrartelo.

Come ti sei avvicinato alla musica? E com’erano i primi brani che hai pubblicato?

Come diceva Finardi, “Si suonava più che per voglia, per necessità”. Quindi per necessità. Mi piace scrivere canzoni e avere qualcosa da raccontare. Uso il termine raccontare perché non voglio avere l’arroganza di usare il termine DIRE. Così anche se ho qualcosa da dire nelle mie canzoni, lo faccio raccontando storie. Questi nuovi brani di diverso dai primi, hanno innanzitutto un organico.

I primi brani, a parte qualche sporadica ingerenza di altri strumenti, erano tutti suonati con chitarra, basso e batteria. Questi invece, hanno in più le percussioni per esempio. I primi brani, forse erano un po’ più diretti e meno consapevoli. Oggi, c’è un po’ più di intimità e maturità. Restando sempre autoironici e cercando tanta poesia e musica BUONA. Perché la MUSICA è una cosa Seria.

Pagina Instagram Wladimiro D’Arco

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi