Abbiamo parlato giusto ieri di Breakdown, il nuovo disco di Mr. Deadly one BAD man: un album pregno di rock blues ma con Dylan come stella polare. Oggi scambiamo quattro chiacchiere proprio con lo stesso Mr. Deadly.
Chi è Mr. Deadly one BAD man? E perché ha un nome così lungo?
Chi è Mr.Deadly one bad man? Un lavoratore innanzitutto perché da questo mondo provengo dal proletariato fiero di farne parte e ho scelto FINALMENTE a 37 anni (o meglio trovato il coraggio) di fare questo di lavoro, quello che più mi piace che mi fa sentire vivo, me stesso fino in fondo e che per fortuna mi fa esprimere come vorrei, cosa che altrimenti mi riesce abbastanza difficile.
Nome così lungo perché non ho il dono della sintesi alcune volte e poi perché volevo anche fare il paraculo con il gioco di parole one man band one bad man… e perché bad man è un brano di una delle mie band preferite gli Oblivians… Delta blues in the heart Oblivians in the hand
Vorrei sapere qual è stato il processo che ha portato a “Breakdown”
Iniziai a suonare così per divertimento nella sala prove che ho con la band i GENTLEMENS e cosi dopo aver composto un repertorio a loro insaputa fui il loro/nostro gruppo spalla a un live e proseguì mosso anche dal supporto entusiasmante della banda… E piano piano inizio a macinare km in solitaria incontrato altri musicisti fatto tesoro di consigli e rubato con gli occhi/orecchie altri, pian piano arrivavano sempre nuovi brani. La prima parte la registrai a Livorno al Orphans Studio nel 2016 e li misi nel famoso cassetto. La vita da lì in avanti è corsa molto velocemente e con lei io.
La strada non è una linea retta curva sale e scende spesso devi inchiodare e sterzare al volo per evitare di andare a sbattere e alcune non riesci e sbatti, tutta questa strada con i suoi incontri fatti di autogrill, locali di tantissima solitudine piena di luci watt e festa mi hanno portato a comporre altro e in modo naturale è anche cambiato il mio modo di suonare spesso sottraendo invece di aggiungere e a settembre 2018, spinto anche dagli amici delle due etichette che mi hanno prodotto sono entrato negli Snakes Studio di Roma e registrai il lato B del vinile.
Per riassumere (ve lo ho già detto che non sono dotato di sintesi) BREAKDOWN nasce in strada fondamentalmente e racconta la vita di chi ha lottato per starci su questa strada e che felicemente ogni giorno ci sta e vuole starci per molto tempo ancora.
Il brano che mi ha colpito di più è “Dreams”. Come nasce?
Nasce con l’acustica seduto sul divano,avevo da poco avuto approccio con accordatura aperta in RE e giocavo con lei per prendere confidenza ed è arrivato questo riff.
All’epoca lavoravo ancora come magazziniere e mi rincorrevo tra live prove e lavoro, scarpe antifortunistiche e stivali, il processo capitalistico bem confezionato del “produci consuma crepa” messo sotto forma di sogno lo odio da anni e questi sogni altrui creati per “me” non mi sono mai piaciuti granché. Questa è DREAMS
Dichiari il tuo amore per Dylan ma è evidente l’influsso del blues elettrico su questo tuo disco. Sei quindi più orientato verso il Dylan post Newport oppure hai anche altri numi tutelari che vuoi nominare?
Dylan è un faro che ti indica entrata del porto che ti fa stare al sicuro e sicuramente non ho la presunzione di emularlo come non ho intenzioni alcuna di emulare nessuno, ascolto tanta musica come anche il blues (prediligo le origini) e tutto ciò che suono è il mio modo di esprimermi influenzato dai miei ascolti senza emulare nessuno ma umilmente facendo mie le emozioni di stile di chi mi ha “rovinato”la vita.
Quali saranno i prossimi passi di Mr. Deadly one BAD man?
I prossimi passi sono i live,farò un lungo tour che mi portare in giro per quasi tutta Europa per molto tempo, già per lo più pianifico però non anticipo fino a che non ho tutto sotto controllo e potrò annunciare il tour!
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