A Clown in Town è il nuovo disco firmato da MudSand, progetto solista di Sandro Sgarzi, già bassista, seconda voce e co-autore dei Phono Emergency Tool. Dopo il debut album del 2016 Miles and Miles con un inedito trio basso/sax/batteria, con questo album torna allo stile dei vecchi demo, brani tutti registrati in casa anche se ben curati
e con una massiccia dose di collaborazioni musicali tra musicisti amici e compagni di avventure del progetto
Rockin1000.
MudSand traccia per traccia
Partenza a tambur battente con Realize Yourself, brano d’apertura influenzato dal songwriting anglosassone ma dal sapore di band, con il basso che offre una linea cospicua. Il finale però è tutto della chitarra.
Rapida e aggressiva, ecco poi Unlucky, con un pizzico di spirito punk e riff accattivanti.
Ci si tranquillizza un po’ con Movie with no sound, mentre Move Them Away ha un look piuttosto 60s e anche un po’ british.
C’è una certa vivacità, alimentata dalla chitarra, anche in Look Outside, elettrica e movimentata. Più drammatica l’aria di A Clown In Town, title track cantata a due voci, ricca di impatto emozionale.
Si sgomita parecchio in This is not the life you want, pezzo di rock-pop ribelle, con molta elettricità a percorrerlo.
Convert the Love abbassa toni e ritmi, costruendosi in un brano fluido e influenzato dalle ballad folk.
Disinvolta e leggera è l’aria che si respira con Your Head in my hand, che opta per un acustico svelto. Cannonball invece sfarfalla per cieli psichedelici, aggirandosi con cautela nei dintorni del blues.
Si riprende il mood più spigliato con Feeding My Mind, in cui la sezione ritmica si fa sentire particolarmente, con un organo a completare i discorsi sonori. The sounds are fading è una ballad dai toni scuri.
Il disco si chiude sulle onde di Next Time, congedo molto morbido e piuttosto malinconico, che si allarga pian piano anche grazie agli archi di sottofondo.
Progetto interessante e disco di qualità, quello firmato da MudSand, che si sente libero di spaziare su vari fronti della scrittura rock, iniettando elementi di altri generi qui e là e finendo per confezionare un album consistente e ricco.
Genere musicale: rock alternative
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