In uscita oggi, Manuale Illusione è il primo album del trio Ai! Registrato negli studi del Locomotiv Club di Bologna, Manuale Illusione è un concept di otto tracce: un’opera che prova – come afferma la band – a fare luce sulle “profondità prive di gravità”, consegnando all’ascoltatore ambientazioni notturne e sonorità eteree.
Otto episodi in cui è la libertà di espressione a emergere come caratteristica principale: genere e durata dei brani non seguono le linee canoniche, lasciando spazio all’improvvisazione contaminata dalla tradizione cantautorale degli anni ’70. Anche i testi contraddistinguono l’identità dell’album, presentando una lirica lontana dalla struttura pop e priva di ritornello: brevi bonsai concettuali che rimarcano il minimalismo di Manuale Illusione. Il disco è stato anticipato dal brano “Blu”, qui la live session: https://www.youtube.com/watch?v=t2xw9vkIbtY
Ai! traccia per traccia
La partenza è ragionata e orientata a una ricerca di impronta jazz, ma non solo: con Dimensioni ci si muove verso un buio popolato di sensazioni. Il cantato arriva tardissimo, ad aggiungere qualche pennellata e qualche immagine.
Il cantato invece arriva subito in Onde concentriche, a partire da un urlo iniziale che fa da preludio a un brano morbido ma ipnotico. Anche qui le volute sono ampie, sorrette dai fiati, con un passo importante.
Ecco poi Blu, che ha accenni drammatici fin dalle primissime battute. Il discorso si dipana in larghezza, con colori scuri e profondi. La title track Manuale illusione costruisce a partire dal basso elettrico, ma poi aggiunge varianti, soprattutto vocali, piuttosto fantasiose, mantenendo un mood piuttosto tribale e inquietante.
Con 24 febbraio si prosegue in una danza psichedelica ricca di tensione, avvolta intorno al giro del basso. Anche qui il cantato, malvagio, arriva dopo metà brano, che peraltro dura quasi dieci minuti.
Si lanciano i Dadi nel brano successivo, che sa di tropici ed è un po’ più spensierato, fra urletti e gorgheggi. Ritorna a un passo molto tranquillo e ragionato Sopra le cose, che si disegna in strutture soffici, mentre le immagini che racconta il testo possono essere anche molto rilassanti e attraenti.
A chiudere, ecco Pergamena, brano acustico e ancora soffuso,
Bel progetto e ottimo disco per gli Ai!, che mostrano consapevolezza nell’uso degli strumenti a disposizione, per ottenere un risultato organico e molto ispirato.