Alberto Bianco @ Venti alle venti – Sussone Guitars Genova: il report

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Ultimamente, quando partecipo a un concerto, mi trovo davanti ad artisti che cantano con gli occhi chiusi. Non succede sempre, ma sempre più spesso mi soffermo su un dettaglio che sembra essere insignificante, e che invece racconta tanto di chi abbiamo davanti, sopra a quel palco.

È il caso di Alberto Bianco, semplicemente Bianco per i più, poliedrico musicista torinese che è stato protagonista della serata di sabato 22 marzo di Ventialleventi, il format pensato e proposto dal liutaio Paolo Sussone nella sua bottega Sussone Guitars del centro storico di Genova. Poche persone per necessità di spazi, ma assolutamente abbastanza per rendere l’atmosfera intima e sognante.

Prima dell’esibizione, una chiacchierata con Claudio Cabona, alla scoperta delle origini punk hardcore di un artista che “è passato dallo spaccare le chitarre allo spaccare i cuori”, soffermandosi sulla scena musicale italiana degli ultimi dieci anni, sulle figure chiave del cammino dell’artista e sulle sue ispirazioni. Modi garbati, battute sempre pronte e una profondità di spirito accompagnata da una leggerezza quasi distratta portano al momento della musica live, ma non prima di aver deliziato il pubblico con una versione cantautorale, e un po’ improbabile, di un brano di Noyz Narcos.

Armato solo della chitarra, rigorosamente messa a disposizione dal padrone di casa, Bianco propone uno dietro l’altro i brani estratti da Guardare per aria, il suo terzo album, che compie quest’anno i primi dieci anni. E lo fa con gli occhi chiusi. Che, come dicevo, non è un dettaglio insignificante: può essere timidezza, timore, necessità di concentrarsi sull’esibizione.

O forse, semplicemente, quell’anima che viene fuori dalla penna, dalla chitarra, dalla voce, dalla vita che ha permesso di comporre quelle melodie, di toccare quelle corde, di arrivare a sentirle vibrare insieme a quel che dentro risuona. Che è poi la grande differenza tra chi interpreta, magari anche magistralmente, e chi invece vive, suda, soffre grazie, per e attraverso le canzoni. E si sente.

Pagina Instagram Bianco
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