Bon voyage è il primo progetto discografico del musicista polistrumenta Alex Ascione, un ep di cinque tracce che unisce ritmi funk dal sapore jazz a panorami presi dalla musica world usando come collante elementi derivanti dai mondi dell’EDM, dell’hip hop e del Lo-Fi.
I brani che nascono dalla voglia di esprimere l’idea di suono e di musica formatasi nell’ immaginario in seguito all’esperienze avute negli anni con diverse formazioni sia live che in studio, dandogli così la possibilità di affrontare generi musicali differenti tra loro e assorbire ogni stimolo derivato da un nuovo linguaggio.
L’ep è stato registrato nel 2022 presso il “P-hyloft studio” con Giacomo Ganzerli alla batteria e Matteo Pontegavelli alla tromba, successivamente sono stati aggiunti scratch, voce e sassofono, dando vita così a quattro brani strumentali e una traccia in featuring con il rapper Avex.
I brani, composti e arrangiati da Alex, sono stati registrati con l’intento di poter incidere, oltre che le note, anche l’intesa e l’energia che i musicisti hanno acquisito dopo anni di concerti fatti insieme, facendo così del progetto e dell’ep un disco sia da ascoltare che da gustarsi dal vivo, lasciandosi trascinare attraverso l’intensità del live.
Alex Ascione traccia per traccia
L’apertura dell’ep è piuttosto determinata: Bon Voyage, title track, apre con giri a loop che lasciano poi spazio a sonorità di sapore mediorientale. Ci sono suggestioni che si alzano da un brano caratterizzato soprattutto da inquietudini.
C’è DJ Savio a scratchare su Phonomessage, traccia contaminata e notturna, con lo slap del basso a fare rima con qualche pensiero scuro.
ABS, con Avex, fa registrare una partenza determinata e allineata su ritmi che si allineano presto a un hip hop di sapore americano, contemporaneamente morbido e incisivo. Le barre scorrono in modo rapido accompagnate dal lavoro dei fiati e della batteria, costruendo un pezzo di intensità potente.
Assolo di tromba giusto alla partenza di Promenade, a fornire un’atmosfera rarefatta e malinconica. Poi entra il basso e regala profondità a un brano che acquista sempre più colori. Il brano poi acquista velocità e spessore, ingaggia battaglie strumentali, fino a una conclusione tenue.
Tocca a Let Your Soul Go chiudere il lavoro, anche qui con moderazione ma anche con molto sentimento.
Leggendo con attenzione i suggerimenti del presente, Alex Ascione e i suoi compagni di viaggio si occupano di un lavoro attento a tutto, tranne che alle barriere fra i generi. Così soul, funk, hip hop e jazz sconfinano in brani sempre fluidi e di ottimo gusto. Esordio da tenere in considerazione.