Come sempre (ok, come spesso) TRAKS ti segnala cinque dischi, recensiti qui in breve, usciti di recente che potresti aver mancato per un soffio.
Sarc:o, Finding Knowing Delight
Sarco:o è il progetto di musica elettronica di Francesco Sarcone, musicista, produttore, sound designer, nato dalle produzioni destinate alle sonorizzazioni video e sound design. Dopo la pubblicazione di 2 fortunati ep (“Something Happened” – 2013 e “Manifesto” -2015), Sarc:o è pronto al debutto sulla lunga distanza e presenta Finding Knowing Delight, il debut album prodotto con Emilio Pozzolini (Veyl, port-royal). Quattro dei sei brani sono cantati da Nicola Pressi, cantautore romano. Si parte da A Goodbye, un arrivederci che coniuga dolcezze e un ritmo molto continuo e insistente. Down, con l’intervento di Veyl, è più moderata nelle cadenze, ma altrettanto insistente, con l’elettronica un po’ più sporca e appiccicosa.
Atmosfera molto drammatica ed evocazione dello spirito dei Depeche Mode per South of Sun, che aggiunge altri contrasti tra la voce di Pressi, piuttosto vellutata, e sonorità molto determinate. Globe si fa minacciosa, si anima e si spegne, ma rimane bollente sotto la superficie. Sura Novi si fa sintetica fin dalle prime battute, orientandosi verso un tracciato che sa di techno/electro, ma su ritmi molto controllati. Si chiude con una molto rapida e animata We Were Promised Flying Cars (è vero: dove sono?), il brano più spiritato dell’ep. Progetto ricco di chiariscuri così come di interesse, quello di Sarc:o/Sarcone, che trova una giusta miscela di dolce e meccanico all’interno di tutte le sei tracce.
citySwell, Travels
citySwell è il progetto di Thomas Casotto: diversi anni spesi scrivendo e suonando in progetti punk e alternative rock, tra il 1998 e il 2010, poi una lunga pausa musicale. Il trasferimento a Milano in pianta stabile, grazie al lavoro da graphic designer, riporta la voglia e la spinta per scrivere. citySwell vuole essere un connubio di suggestioni nate dalle ondate culturali, sociali, artistiche della città e il moto, lo “swell” in slang surfistico, di quei mari e oceani che tanto ci affascinano e ci rapiscono emotivamente durante i viaggi. È nato cosi un primo EP di cinque brani, intitolato Travels, dove sonorità folk introspettive si fondono con melodie pop e soul.
A cominciare da North Beach, prima traccia “aperta”, ma ricca di emozione e di sensazioni quasi languide, accompagnate soprattutto dalla chitarra. Il discorso si fa più intimo con On Fire, che però si apre piano piano anche grazie a un canto corale. Atmosfere appena più serene quelle di Old Jesters, sorretta da una buona tessitura del basso. Si torna a voce e chitarra, con molta intimità, per Resolve & Beers. Si chide con una piuttosto risentita Wasted Time. Pur non presentando novità eclatanti, citySwel è un progetto di buon livello e con canzoni particolarmente appassionate, che sicuramente possono appagare un pubblico anche non piccolo.
Spaghetti Wrestlers, Spaghetti Wrestlers
Spaghetti Wrestlers è il nuovo ep omonimo del trio garage biellese pubblicato da Vina Records e masterizzato presso l’Eleven Mastering Studio da Andrea Bernie De Bernardi. Dopo una manciata di singoli usciti dal 2014 a oggi, la band decide di pubblicare cinque nuovi brani dalle sonorità garage, attitudine punk e linee melodiche power-pop. Dopo un’Ouverture cinematografica e ironica (tratta da Nacho Boy), si parte con Anything won’t ever last longer than my love for you, piena di drumming, di rock’n’roll e di colori.
Si vira sul power pop/rock’n’roll imparentato con il punk in Billy and the Cop, tutto comunque suonato con grande aggressività, ma anche con divertimento. Più “seria” Losers we are, altro pezzo energico ma con qualche oscurità in più, nonostante il fracasso della chitarra. Ballad in toni da desert rock la seguente Cult Movies, potente e in crescita. Si chiude con la rapida e vivacissima Scilloboy. Progetto a tutto divertimento, quello degli Spaghetti Wrestlers (chi l’avrebbe detto che si fa così tanto casino, a Biella?) ma anche ricco di ottimi spunti e suonato in modo notevole.
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IMustBeLeonardo, 1917
Vecchia conoscenza di TRAKS, IMustBeLeonardo torna con un nuovo disco, intitolato significativamente 1917. Perché significativamente? Lo spiegano le sue parole: “Mi sono ritrovato a riflettere su quello che ha rappresentato la Rivoluzione russa del 1917 e, in generale, sulle persone che decidono di combattere non per un re o per uno stato ma per l’idea che la loro vita possa essere migliore, più giusta. I protagonisti del disco sono delle persone che non avrebbero mai pensato di partecipare a una rivoluzione. Lottano, muoiono, uccidono per poter avere una vita anonima e serena”.
Pur non essendo un concept album, 1917 è un disco a forte coerenza interna: si parte dal movimento continuo di The Bees and the Beast, voce e chitarra a loop per un percorso introduttivo molto lungo. Nella seconda parte il brano si anima e offre il fianco a deviazioni e dissonanze. Più rilassata l’atmosfera di Outside, con il canto che si allunga e la chitarra che ammorbidisce i toni. Più acida e quasi post grunge, nel senso dell’Unplugged dei Nirvana, la seguente Revolution Soldier, che fa posto a Kissing Bye, altro movimento lento e non troppo adirato.
One of a Kind apre su note più aperte, mentre al contrario viaggia nel basso e nell’oscuro King in the Morning, tra le più interessanti del disco. Si celebra la caduta con la malinconica November, prima di chiudere sulle note di Cruel, che riprende i concetti sonori della canzone precedente e li amplia. Detto della coerenza interna e della capacità di tradurre in modo quasi immediato l’ispirazione in canzoni, sostanzialmente istantanee del pensiero dell’autore, il disco si sarebbe probabilmente giovato di qualche intervento spot a scombinare le carte sonore in tavola.
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Ottodix, Zodiacantus
Zodiacantus sarebbe il terzo singolo estratto dall’album Micromega di Ottodix (alter ego dell’artista visivo e musicista Alessandro Zannier), pubblicato lo scorso marzo da Discipline Records. Tuttavia Zannier non si è limitato al singolo: intanto Micromega si compone, oltre che del disco, anche di una serie di mostre e installazioni e della piattaforma enciclopedico-visionaria micromegaproject.com (per Google Chrome) che miscela arte, musica e scienza, con ben 117 tracce audio e altrettante illustrazioni.
Inoltre la pubblicazione del singolo gode di una speciale release con dieci tracce remix tratte dall’album e curate da ospiti di prima grandezza nella scena musicale italiana (da Madaski a Lele Battista, da Eugene a Silvia Ottanà e Cristian Milani degli Adam Carpet) e di un suggestivo, visionario e ironico videoclip realizzato da Flavio Ferri (Delta V, Girls Bite Dogs) e interpretato dalla band e dall’attore Giorgio Ganzerli, girato con un’atmosfera felliniana nel surreale Caffè del Teatro di Salsomaggiore.
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