Si chiama Canzoni sull’alternativa il nuovo e primo disco di Edoardo Chiesa, cantautore ligure con un passato nella band Madame Blague.

In evidenza, nelle otto tracce firmate da Chiesa, un percorso che si snoda tra pop, rock e blues ma senza farsi rinchiudere in categorie prestabilite.

Semplice ed essenziale, L’alternativa apre il disco su note “da cantautore” ma anche fra suoni rock-pop ben strutturati.

Se non fossi già stato qui segue accordi acustici ma l’andamento del pezzo è quasi danzante, con un carattere folk di base.

Ti rispondo ha una radice importante costituita dalla batteria, e lascia percepire all’esterno una certa quantità di divertimento, a dispetto di un cantato piuttosto cupo.

Mia paura invece cupa lo è davvero, con la chitarra blues di Marco Cravero che dardeggia in libertà.

Rock’n’roll delle origini per l’allegra Pioveva, storia di un diluvio piuttosto singolare, con citazione beatlesiana nel finale.

Passo e toni moderati per la quasi “confidenziale” Noi, che richiama alla memoria certi cantautori anni 70-80.

Sentimenti elettrici ed eclettici per Queste Quattro Sfere Sporche, che non disdegna escursioni in ritmiche reggae.

Molto più veloce Nati vecchi, che si porta di nuovo su tempi di antico ma veloce e incisivo rock, con tutte le sonorità vintage al posto giusto.

Un disco divertente, rapido e molto piacevole, che non si prende troppo sul serio e che ama saltellare tra rock e blues senza disdegnare escursioni fuori dai territori di competenza. Indubbiamente un buon ascolto.