E’ uscito il 3 maggio l’esordio inedito dei Caveleon, un ep da cinque tracce influenzato dal cantautorato internazionale più dark.
Il gruppo nasce nel gennaio 2018 dall’incontro fra il polistrumentista e cantautore Leo Einaudi, la cantautrice Giulia Vallisari, il musicista elettronico Federico Cerati e il batterista Agostino Ghetti.
Da questa unione scaturisce un sound in bilico tra atmosfere folk, indie e rock, accompagnate da sonorità elettroniche. Due voci, chitarra acustica, ritmiche d’avanguardia, pianoforte, tastiere, e degli arrangiamenti pieni di suggestione, ci portano a immaginare di essere in luoghi al contempo familiari e inesplorati.
“Le canzoni che compongono l’ep sono nate nel nostro piccolo studio in un seminterrato a Milano, lo abbiamo chiamato “The Cave”. E’ stato come aprire una grande porta e ritrovarsi in un luogo familiare ma allo stesso tempo inesplorato, in cui tutto ti sorprende e prende una nuova forma in modo molto naturale. Veniamo tutti da background musicali molto diversi. Questo ci ha permesso di avere grande libertà nella scrittura, amiamo i dettagli e i contrasti e ci piace pensare che grazie a questo Caveleon sia un progetto in continua evoluzione, che si arricchisce giorno dopo giorno delle influenze che ciascuno di noi porta con sé” – Leo Einaudi
Caveleon traccia per traccia
Suoni cauti di corde e una voce profonda: l’ingresso in Late Night (e nell’ep) è particolarmente graduale e ricco di atmosfera. Le influenze del cantautorato internazionale alternativo sono piuttosto evidenti, arricchite poi dal pianoforte e dall’assistenza della voce femminile.
Questioni d’attesa quelle esplorate da Dry Eyes, che si avvicina al mondo dei Nick Cave e dei Mark Lanegan, con profondità semplice e qualche tocco ritmico d’angoscia.
La voce di Giulia Vallisari assume la guida in Follow me, brano particolarmente gentile e delicato, con un supporto acustico non invadente. Si finisce anche in questo caso con un duetto vocale, stavolta più paritario. Il finale è più aperto e animato.
C’è del blues fra i sentimenti che aprono Big Dreams, ronzante e vibrante in modo più ansioso rispetto alle canzoni precedenti.
Si chiude con We Walk, scelta come singolo, che perfeziona le armonie vocali in un’aria ancora morbida e dolce, tra archi e piano.
Cinque canzoni ricche di pensiero e cura dei dettagli, che mostrano sfaccettature diverse e soprattutto sembrano il preannuncio di cose ottime a venire per i Caveleon.
Genere: cantautorato alternativo
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