Il giovane cantautore Cedro, cresciuto tra le campagne rigogliose del brindisino, declama nel suo concept album Fiorire, sfiorire il forte legame tra l’animo umano e l’universo naturalistico. Quattro brani, uno per stagione, nei quali la poesia la fa da padrona e si mescola alle sonorità ora dolci ora aspre della fisarmonica, strumento-chiave dell’artista, già presentata in due stili diametralmente opposti nei singoli Astronomia e Lontani. I testi delle canzoni contenute nell’ep evidenziano la sensualità e la maternità della natura, che tinge le parole con i colori delle foglie autunnali, del mare al tramonto, del cielo notturno e degli alberi di limone. Altro tema centrale è l’amore, un unico amore, la cui storia è raccontata passo passo nel percorso delineato dalla tracklist.
Cedro traccia per traccia
Concetti marinari, di sentimento ma anche di cibo all’interno di Ragazza di mare, che apre l’ep con un’allure antica, non soltanto per l’uso della fisarmonica.
Con Astronomia si sale leggermente di ritmi, posto che le atmosfere sono sempre quelle di ballate vintage, permeate di romanticismo e di cantautorato vecchio stampo.
Dove la fisarmonica prende davvero il centro dell’attenzione è in Autunno, passo mosso ma concentrato, con immagini a colori vividi.
Si procede poi con le movenze ballerine di Lontani: c’è malinconia nelle tracce, ma si prova a dissiparla con reazioni piuttosto energiche.
Se la Cedrata sia o no di moda è tutto da stabilire, ma nel brano si dimostrano le qualità ironiche di Cedro, all’interno di un dialogo con una sconosciuta che ha del surreale.
Le buone qualità di Cedro emergono in un ep che oscilla tra l’intimo e il festoso, con cinque canzoni ben scritte e dotate di grande vitalità.