Il primo freddo è arrivato, e con lui il nuovo ep di Charlie Risso, intitolato The Light, prodotto da Federico Dragogna dei Ministri e mixato e masterizzato al Greenfog studio di Mattia Cominotto dei Meganoidi. E non poteva scegliere un periodo dell’anno migliore, perché le atmosfere sono nordiche, pulite e allo stesso tempo avvolgenti, complice la voce inconfondibile dalla cantante e musicista genovese.
Un passo avanti, o semplicemente un ulteriore passo: The Light abbraccia l’elettronica, non dimentica le chitarre e continua a puntare su chiaroscuri magnetici come l’artista che interpreta i quattro brani che lo compongono. L’uscita anticipa il nuovo lp, a cui Charlie Risso sta già lavorando e che promette di regalare ulteriori sorprese.
Charlie Risso traccia per traccia
Ad aprire il disco è la title track The Light, scelta anche come primo singolo estratto. Sembra di essere catapultati in una serie nordica, di quelle che si guardano avvolti nel plaid e magari con una tazza di tisana fumante. Il brano porta con sé misticismo e quotidianità, leggerezza e profondità, in un crescendo vocale e ritmico che già fa intuire quali saranno le direzioni future dell’artista.
Si prosegue poi con S.I.N., acronimo di Summer in Norway, paese in cui il brano è stato scritto. Un’intro dal ritmo più deciso, ma dal mood ancora sognante, porta fino al ritornello che sembra rimanere in qualche modo a galla in mezzo a un paesaggio sconosciuto e fantastico allo stesso tempo.
Into the forest prosegue il viaggio dentro la natura, questa volta meno magnanima e più buia e spaventosa. Qui la voce di Charlie riesce a esprimere fin dalle prime strofe la sua potenza e delicatezza, con riverberi che cullano e accompagnano in questo viaggio. Non stupisce che il pezzo sia stato già inserito nella scaletta dei live, riuscendo a regalare in pochi minuti un chiaro spoiler di quello che musicalmente e vocalmente la musicista genovese è in grado di creare.
L’ultima traccia è Landed on speed, anch’essa perfetta colonna sonora cinematografica: una rincorsa che lascia riprendere fiato dopo il primo ritornello, per poi continuare il suo cammino.
Poco più di 17 minuti di ep lasciano la voglia di averne ancora, come di solito accade con le cose buone. La collaborazione con Federico Dragogna ha tracciato un’invisibile, ma perfettamente percepibile, linea di confine. La voce eterea e la capacità di allontanarsi dalle mode del momento per lasciar spazio al proprio interiore e personale sentire non è venuta meno, anzi, ha trovato nuovi abiti con cui mostrarsi, più splendente che mai.
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