Presentarsi sulla scena musicale mettendosi a nudo, viaggiando dentro di sé tra voli pindarici e pezzi di vita vissuta. Ecco cosa significa l’11 febbraio 2021 per il giovane rapper romano Colewsky: è fuori il suo disco d’esordio Stanza/327. Ecco la nostra chiacchierata con lui.
Ciao Colewsky! Come stai vivendo l’uscita del tuo primo album?
Molto bene, ho ricevuto un sacco di bei messaggi da parte di tantissime persone, non mi sarei aspettato tutto questo amore e calore.
Musicalmente senti di ispirarti a qualcuno?
Non propriamente: ho i miei punti di riferimento ma cerco sempre di discostarmi il più possibile da loro.
Come mai hai inserito un interludio?
L’interludio è un traccia di “transizione” e in questo caso calzava a pennello: l’episodio che racconto è accaduto proprio a metà tra la riabilitazione e quarantena. Tra l’altro si trova tra le due “title tracks” del disco, quindi calzava a pennello.
Collaborazione dei sogni?
Tra i big sicuramente Gemitaiz, Salmo ed Ernia che sono attualmente i miei rapper preferiti.
Hai già in mente i prossimi passi?
Non ben definiti ma qualcosa in mente c’è, ma vedrà luce fra molto molto tempo, ora mi godo il periodo del disco.
Pagina Instagram Colewsky