No One Cares è l’album d’esordio dei Comfy Pigs, quartetto alternative rock pugliese nato nel 2019 dalle sperimentazioni e dalle idee di Ivan Piepoli (chitarre, composizione e voci) e Vanni Sardiello (batteria), successivamente affiancati da Danilo Villafranca (basso) e Francesco Cavone (voce).
In uscita per Trulletto Records, il disco riprende quelle che sono le principali influenze della band, in costante bilico tra post punk, noise pop e garage punk.
Comfy Pigs traccia per traccia
L’ingresso nel disco è assicurato da Fade Out, passo sicuro ma atmosfere piuttosto malinconiche per un brano ritmato che risente di atmosfere post grunge. Questioni di fuoco quelle che si sviluppano nella seguente Everything Burns, che ha passo molto svelto e atteggiamento aggressivo. Con The Awful Dog ci sono echi dei Placebo, ma soprattutto chitarre vibranti e antri oscuri in cui fare immersione.
Tocca poi a Light Hearted Poem, che però non sembra sia così a cuor leggero: anzi il brano si consuma su intensità elettriche piuttosto profonde e risonanti. Stunted man accelera ulteriormente, riempiendo il brano di cling clang della chitarra. Un po’ acida No More Time, sempre senza abdicare a ritmi rapidi e a sensazioni ruvide.
Lavoro intenso di chitarra anche per Lost day, che mantiene un po’ di malinconia sullo sfondo. È ora di parlare di questo mondo malato con Sick world, probabilmente il pezzo più depresso del disco senza però essere una ballad. Anzi le chitarre non smettono di correre, su tutto l’album.
Martella fin dall’inizio Narcissus, che si affida alla sezione ritmica prima di lasciare spazio all’onnipresente chitarra. L’arrembante Head On mette in evidenza anche qualche qualità esplorativa della musica dei Comfy Pigs.
Si va verso il finale con Your Guilt, pezzo particolarmente rumoroso e muscolare, in cui la band fa emergere una carica quasi stoner. Per chiudere ci si trova sul Wrong Side, ultima dose di rock convinto e sincero, che colpisce forte senza pentirsene.
Buona prova da parte dei Comfy Pigs, che confezionano un disco alla maniera antica, con pochissimi compromessi e con una carica potente dalla prima all’ultima traccia.