Esce Spazio libero, una nuova versione de Lo Spazio Bianco della Croce Atroce (a opera di Mem & J. gli stessi del remix-denuncia del discorso omofobo di Giorgia Meloni). Il brano originale è invece contenuto nel disco di debutto dal titolo Alda Merinos, pubblicato a marzo. Un progetto decisamente atipico: prendere o lasciare. Alda Merinos è un album che ci introduce in un nuovo straniante mondo, incredibilmente sfacciato, un “audiolibro di filastrocche elettroniche”, un frizzante sottosopra la cui mission principale è quella di restituire una rappresentazione sincera e onesta di tutte le sfumature della bandiera rainbow.
Alda Merinos è anche un omaggio alla poetessa Alda Merini dove le parole, da ascoltare, interpretare e discutere (create da Simone Facchinetti / Croce Atroce), sono fondamentali quanto le note (create invece Enrico Bernes / Erik Deep e Stefano Selmo / LoZelmo). Scopo del gioco è quello di dire cose che non trovano spazio negli spartiti della musica contemporanea del nostro paese.
“Abbiamo scelto “Spazio Libero” perché ci sembrava la canzone più Pop e “positiva” del disco, quella che potesse piacere un po’ a tutti senza riserve. “Spazio Libero” è dedicata al mondo della nightlife e al mondo Drag e, semplicemente, parla di ciò di cui ha più bisogno la comunità rainbow: spazi a disposizione per incontrarsi, creare ed esprimersi. Già sono sempre stati pochi gli spazi a disposizione, poi con la pandemia tutto è stato chiuso. La nightlife e i club per noi sono spazi sociali fondamentali, senza i quali non potremo essere noi stessi. La canzone vuole parlare di questo”.
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