Sulla linea del primo ep da solista, Route 27, il songwriter marchigiano Federico Puglielli pubblica il suo secondo lavoro, Long Nights, Great Dawns, dopo l’anticipazione del primo singolo The Light is gonna set you free.
Un ep casa-bottega, o meglio, casa-cameretta: tutte le canzoni sono state scritte e prodotte tra le mura di casa, mentre il mondo si muove sempre più rapidamente, scrivendo canzoni ci si illumina e si contempla un tempo più lento e più vivo.
Federico Puglielli traccia per traccia
Una chitarra acustica insistente e qualche risonanza introducono A better view, che ha un carattere piuttosto arrembante, pur senza perdere in termini di dolcezza complessiva. E nonostante un finaletto acidino annesso.
Maggiore dolcezza, ma anche qualche malinconia risale lungo il percorso di How Did I Get Here After All, che dopo un’apertura morbida si dissemina di elettricità.
Si procede poi con il singolo che ha anticipato l’ep, The Light is gonna set you free, una ballad di grande dolcezza, che però include un battito serratissimo nell’ultima parte del brano.
Vibrazioni potenti quelle trasmesse fin dall’inizio da Feel Alright, che si diffonde come un segnale nello spazio. Un vestito originale per una ballad voce e chitarra, ricca di intensità. Un paio di note di armonica a bocca offrono suggestioni folk che non stonano affatto.
Battiti distinti quelli che si incontrano in Breathe, che sale gradualmente di colpi, insieme al giro del basso e a idee quasi synth pop.
I miglioramenti marcatissimi di Federico Puglielli sono molto evidenti in termini di scrittura e qualità musicale: un ep più “da band” consente all ex-Hawkesi di trovare una dimensione più consona e di regalare canzoni di ottima fattura.
Genere musicale: folk-rock
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